Difesa, retroscena Nato: ecco perché l’Italia non seguirà gli USA sul 5%

Crosetto frena sull’aumento delle spese militari: "Impossibile ora, puntiamo al 2035". Roma si allinea a Londra, mentre Tajani apre all’uso del Ponte sullo Stretto come infrastruttura strategica

5 Min di lettura

Nel cuore dell’Europa, la difesa torna al centro della scena politica. A Bruxelles, in occasione della ministeriale della Nato, il ministro italiano della Difesa Guido Crosetto ha fatto il punto sugli impegni futuri dell’Italia, allineandosi alla linea britannica: niente corsa contro il tempo per raggiungere il target di spesa del 3,5% del Pil entro domani mattina. L’obiettivo? Il 2035.

“Abbiamo sposato la tesi inglese”, ha dichiarato Crosetto, confermando che Roma non si accoderà alla pressione, in particolare degli Usa, per spingere la spesa militare fino al 5% del Pil. “Al momento è impossibile”, ha tagliato corto. Al contrario, l’Italia propone una tabella di marcia più sostenibile, che punta al 3,5% di spesa militare più un ulteriore 1,5% destinato a capacità “duali”, cioè impiegabili anche in ambiti civili come infrastrutture e spazio.

Personale e norme: “Servirà un cambio legislativo”

Ma aumentare i fondi non basta. Secondo il ministro della Difesa, l’Italia dovrà anche potenziare il personale militare. “Lo stiamo già pianificando”, ha detto Crosetto. “È possibile che serva un intervento normativo sui contingenti”. Insomma, nuovi numeri e nuove regole per affrontare sfide vecchie e nuove.

Russia, più che paura: perplessità

Sul fronte geopolitico, Crosetto ha evitato allarmismi diretti sulla Russia, ma non ha nascosto le preoccupazioni: “Non mi spaventa la Russia in sé, ma alcune sue scelte recenti: passare da 400mila a 1,6 milioni di soldati attivi e 5 milioni di riserve è un segnale che non possiamo ignorare”. Numeri che non si vedevano dai tempi della Guerra Fredda.

Difesa e vincoli Ue: tutto da decidere

Sul nodo dei vincoli di bilancio europei e sull’ipotesi di escludere le spese militari dal Patto di stabilità, Crosetto ha gettato acqua sul fuoco: Non credo che Giorgetti abbia deciso definitivamente. La partita è ancora aperta”.

Costa: “Giugno sarà decisivo per l’asse UE-USA”

Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha rilanciato sull’importanza del mese in corso: “Giugno sarà decisivo per i rapporti transatlantici”, anche in vista dei due importanti summit con la presenza di Donald Trump. Costa ha sottolineato la necessità di evitare “difficoltà” tra Europa e Stati Uniti e ha ribadito che “rafforzare il pilastro europeo della Nato non significa allontanare Washington”.

Tajani: “Dazi USA contraddittori con le richieste Nato”

Intanto da Brescia il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sollevato un tema spinoso: “Non si possono chiedere più investimenti in difesa e allo stesso tempo imporre dazi all’Europa. Sono due idee in contrasto”. E in un curioso incrocio tra geopolitica e grandi opere, Tajani ha anche ipotizzato che il Ponte sullo Stretto possa essere considerato un’infrastruttura a valenza difensiva: “Un collegamento efficiente rafforza la sicurezza”.

Spagna e Gran Bretagna: approcci divergenti

Dal lato opposto dell’Europa, Madrid frena: la ministra Robles ritiene che il 2% del Pil sia “sufficiente” per gli obiettivi Nato. Londra, invece, rilancia: il premier Starmer è pronto a incontrare il segretario Nato Rutte per discutere il salto al 3,5%, dopo aver già promesso il 3% entro il 2034.

Conte: “Il 5% non è la risposta”

Da Roma, infine, arriva la voce dell’opposizione. Giuseppe Conte (M5s) critica la linea del riarmo: “Portare la spesa al 5% non è la soluzione. Dopo tre anni in cui ci si è illusi della vittoria militare in Ucraina, oggi la risposta sembra solo: armiamoci”.

Verso L’Aja: vertice cruciale a fine mese

Tutti gli occhi sono ora puntati sul summit Nato dell’Aja di fine giugno. Tra numeri, vincoli di bilancio e visioni strategiche diverse, l’Alleanza dovrà trovare una sintesi. L’Italia si presenta con una posizione prudente ma chiara: sì alla responsabilità comune, no alle fughe in avanti.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo