La senatrice di Fratelli d’Italia parla del disegno di legge che riguarda anche le concessioni balneari nazionali
«La maggioranza è spaccata e divisa al suo interno. È incapace di trovare un accordo sulle tante questioni aperte nel ddl Concorrenza e sta letteralmente tenendo ostaggio la Commissione Industria del Senato con un susseguirsi di riunioni», così Daniela Santanchè commenta l’approvazione del disegno di legge sulle concessioni balneari.
«La verità è che quando non c’è la fiducia da apporre, il bavaglio da mettere, la maggioranza vacilla in maniera clamorosa. È evidente che non si tratta di una questione tecnica ma piuttosto di un problema politico e di un governo e di una coalizione che sono ormai arrivati alla frutta – continua la senatrice di Fratelli d’Italia – Dovevano essere il governo dei migliori, invece si sono rivelati il governo dei deludenti».
La Santanchè poi torna a parlare del progetto del suo partito: «Fratelli d’Italia continua a ribadire che prima si torna dagli italiani, a cui spetta decidere da chi essere governati, e meglio è. Intanto continuiamo a dire no alla svendita delle nostre spiagge e all’esproprio di 30 mila piccole e medie imprese italiane per favorire le grandi multinazionali».
Il ddl Concorrenza approderà in Senato lunedì 30 maggio, ma si stenta ancora a trovare un accordo decisivo. La riforma è cruciale per il Pnrr, tanto che ha riscosso un ultimatum da parte di Mario Draghi che sprona le due aule parlamentari a trovare un accordo.
Nessun problema quello relativo alla proroga delle concessioni balneari, che mette d’accordo tutti. La parte ostica è quella relativa agli indennizzi.