Con 80 voti favorevoli, 3 contrari e 57 astensioni l’aula di Palazzo Madama ha approvato il disegno di legge di iniziativa governativa per il rafforzamento della cybersicurezza nazionale. Dopo l’ok della Camera di un mese fa, il testo diventa legge. I gruppi di M5s, Pd, Italia viva e Azione si sono astenuti mentre Alleanza Verdi Sinistra ha votato contro il provvedimento. Tra le misure introdotte c’è anche l’inasprimento delle pene per i reati informatici e l’obbligo per le amministrazioni di segnalare, entro 24 ore, gli attacchi, oltre a istituire la figura di un responsabile.
Ddl Cybersicurezza: le reazioni della maggioranza
Primo tra tutti a commentare il via livera al Senato è stato il senatore Salvo Sallemi, vice presidente di Fratelli d’Italia durante la discussione generale in Aula sul dl Cybersicurezza: “Oggi più che mai, anche alla luce delicatissimi equilibri mondiali, bisogna essere pronti a salvaguardare la sicurezza dei cittadini e resistere ai pericolosi cyber attacchi con contromisure adeguate. E questo provvedimento è una risposta concreta, che consentirà all’Italia di avere finalmente uno strumento adeguato“.
“L’approvazione unanime di questo provvedimento è particolarmente importante se si pensa che dai dati riferiti in audizione del sottosegretario Mantovano sono più di 100 gli episodi di attacchi al mese, con un impatto incisivo non solo dal punto di vista della sicurezza ma anche da quello economico per la nostra Nazione“. E prosegue: “Alle opposizioni che lamentano l’insufficienza delle risorse, vorrei specificare che l’obiettivo principale per vincere questa partita deve essere non solo quello di incrementarle ma di indirizzarle, con provvedimenti normativi ad hoc, in chiave preventiva. Oltre che diffondere, a qualsiasi livello, la cultura della cyber resilienza” ha poi concluso.
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Sempre da Fratelli d’Italia seguono le parole della senatrice Giovanna Petrenga che afferma: “La legge che approviamo oggi adegua il nostro impianto normativo predisposto per proteggere i sistemi informatici pubblici e non dagli attacchi criminali. Un impianto da tutti riconosciuto inadeguato. Lo si fa con una serie di misure con l’obiettivo di fornire una guida concreta per la prevenzione, il rilevamento precoce, la risposta efficace. Insomma, misure tese ad aumentare la consapevolezza sul rischio cyber e una serie di iniziative organizzative e strutturali divenute necessarie in questa fase caratterizzata da conflitti e guerre ibride. Siamo molto soddisfatti delle norme previste dal ddl e annuncio quindi il nostro voto favorevole“.
Ddl Cybersicurezza: l’opposizione
Se da una parte di Palazzo Madama esulta, dall’altra l’opposizione insorge. Dal Partito democratico, la vicepresidente dem del Senato Anna Rossomando afferma: “In primis servirebbero investimenti, invece le risorse restano invariate e manca un collegamento al PNRR. La risposta è che il Governo si sta impegnando per spendere efficacemente i fondi previsti a tal fine. Non è sufficiente, non solo perché è necessario indicare le poste di bilancio, ma perché, a cascata, mancano indicazioni ai soggetti che dovranno farsi carico della gestione, come i Comuni. Registriamo dunque un deficit di impostazione e anche di serietà nell’affrontare i temi della sicurezza“.
Seguono le parole del senatore di Italia viva Ivan Scalfarotto che spiega: “Senza risorse, questo ddl è poco più di una elaborazione di buoni propositi: è chiaro che, se si vuole contrastare gli attacchi informatici, servono formazione e professionalità. E’ una rincorsa continua per la quale sono necessari aggiornamenti. Senza soldi tutto questo non è possibile. Finche’ non vedremo risorse concrete e notevoli, penseremo che si tratta di un pannicello caldo“.
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