C’è il benestare di Bruxelles alla seconda richiesta di Roma nell’ambito di Next Generation Eu: banda ultralarga, turismo, cultura e innovazione i settori interessati
La Commissione Europea ha approvato oggi la valutazione preliminare per la seconda richiesta dell’Italia di 21 miliardi di euro, provenienti dal PNRR. Prestiti ottenuti e ricavati nell’ambito del Dispositivo per la ripresa e resilienza (Recovery and Resilience Facility-RRF), lo strumento chiave al centro di Next Generation EU. La Commissione, dopo aver ottenuto parere positivo dal comitato economico, adotterà la decisione definitiva sull’erogazione del contributo finanziario.
I traguardi e gli obiettivi, che dovevano essere raggiunti per sbloccare il secondo pagamento del PNRR, riguardava riforme in settori dell’impiego pubblico, degli appalti pubblici, della professione di docente, dell’amministrazione fiscale e dell’assistenza territoriale.
La richiesta comprendeva investimenti in settori strategici chiave, tra cui la banda ultralarga e il 5G, la ricerca e l’innovazione, il turismo e la cultura, l’idrogeno, la riqualificazione urbana e la digitalizzazione delle scuole.
Insieme alla richiesta per ottenere il pagamento, le autorità italiane hanno fornito prove dettagliate che dimostrano il conseguimento dei 45 traguardi. La Commissione UE, a tal proposito, ricorda che il piano italiano di ripresa e resilienza prevede riforme in sei aree tematiche, le cosiddette “Missioni”. Un piano che vale complessivamente 191,6 miliardi di euro, 69 dei quali in sovvenzioni e 122,6 in prestiti. Il 13% di questi, 9 in sovvenzioni e 15,9 in prestiti, è stato erogato il 13 agosto 2021, come titolo di prefinanziamento.
Il vice presidente esecutivo per l’economia al servizio delle persone, Valdis Dombrovskis, commenta: “Accogliamo con favore il costante impegno dell’Italia che è destinata a riformare il contesto imprenditoriale, in particolare il settore dell’impiego pubblico. Ci complimentiamo per il raggiungimento dei 45 traguardi previsti in questa fase, nel contesto del PNRR” e conclude: “Gli investimenti stanno già fruttando i risultati sperati, riqualificando le abitazioni e le aree urbane svantaggiate, migliorando la sanità e i servizi erogati in tale ambito”.