Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha replicato con fermezza alle recenti indiscrezioni apparse su alcuni quotidiani, smentendo le speculazioni riguardo presunti dissapori con il governo e la premier Giorgia Meloni. In un post pubblicato su X, Crosetto ha chiarito la sua posizione riguardo due questioni sollevate dalla stampa: l’uso dei cellulari nel suo ufficio e la sua assenza in alcune riunioni del Consiglio dei Ministri.
L’uso dei cellulari in ufficio: una prassi consolidata
Secondo quanto riportato, Crosetto è stato accusato di far lasciare i cellulari a chi entra nel suo ufficio al Ministero della Difesa. Tuttavia, il ministro ha spiegato che questa pratica non è una sua iniziativa, ma una prassi introdotta da Elisabetta Trenta, ex ministro della Difesa, e mantenuta dal suo successore, Lorenzo Guerini. “Io l’ho trovata in eredità da lui e ho semplicemente lasciato che continuasse”, ha sottolineato Crosetto, liquidando così le accuse come infondate.
Leggi Anche
Le assenze ai CDM: “Non sempre ci sono temi di Difesa”
Riguardo alle accuse di aver saltato alcune riunioni del Consiglio dei Ministri (CDM), Crosetto ha chiarito che la sua presenza è legata alla rilevanza degli argomenti trattati per il suo dicastero. “Non in tutti i CDM ci sono argomenti che riguardano la Difesa“, ha spiegato, aggiungendo che tali riunioni non possono essere programmate tenendo conto degli impegni istituzionali e internazionali di ogni ministro. In questi casi, ha proseguito, i ministri si accordano preventivamente e, se necessario, la loro assenza non compromette i lavori del Consiglio.
Il ministro ha rivelato che intendeva saltare anche la prossima riunione del CDM, data la mole di impegni all’estero nelle settimane a venire, ma ha deciso di partecipare per “evitare altri inutili commenti”. In conclusione, Crosetto ha espresso frustrazione per il tempo sprecato a rispondere alle accuse, affermando: “Ora torno al lavoro dopo aver sprecato cinque minuti per rispondere al nulla“.
Con questo intervento, Crosetto ha voluto mettere a tacere le polemiche, ribadendo che le sue scelte non nascondono dissapori con la premier o il governo, ma sono il risultato di una gestione attenta degli impegni istituzionali.
© Riproduzione riservata