Crosetto: “L’Europa deve decidere se escludere le spese per la difesa dai vincoli del patto di stabilità”

Il ministro Crosetto ha parlato di diverse tematiche tra cui la missione Aspides, Raffaele Fitto, la situazione in Ucraina e la difesa Ue

Redazione
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Il ministro della Difesa Guido Crosetto è a Bruxelles per partecipare alla riunione informale dei ministri della Difesa Ue. Su X il Ministero della Difesa ha scritto: “All’arrivo, cordiale incontro con Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno. Occasione di approfondimento su programmi cooperazione e crescita dell’industria della Difesa”.

L’incontro tra Crosetto e Breton

In occasione della riunione Crosetto ha anche incontrato il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per le operazioni di pace, Jean-Pierre Lacroix, e l’Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell. Su X il ministro della Difesa ha definito quest’ultimo incontro come “un confronto molto proficuo su delicata situazione internazionale. Concordata necessità ulteriore incontro informale tra tutti i Ministri della Difesa dell’EU per approfondire tema Difesa Europea ed Ucraina”.

Il ministro ha parlato di diverse tematiche tra cui la missione Aspides, Raffaele Fitto, la situazione in Ucraina e la difesa Ue.

Guido Crosetto, ministro della Difesa
Guido Crosetto, ministro della Difesa

Crosetto e la missione Aspides

Crosetto ha dichiarato che l’Italia ha chiesto ai partner di fornire più navi per proteggere le vie commerciali nella missione Aspides nel Mar Rosso: “L’Italia e’ probabilmente il Paese che contribuisce di più a questa missione. Abbiamo concordato che le tre navi sono insufficienti per monitorare uno spazio così grande. Mi auguro che i Paesi europei rispondano, nonostante gli impegni sui vari fronti, siccome non intravedo miglioramenti”.

Capisco che sia uno sforzo per tutti, ma è fondamentale ripristinare le condizioni di sicurezza al massimo in un tratto di mare che è vitale soprattutto per alcuni Paesi, non per tutti i Paesi europei, me ne rendo conto, ma è giusto che condividiamo le difficoltà anche quando non toccano una nazione tanto quanto un’altra, che toccano soprattutto le nazioni del Sud. Così come la crisi ucraina ha toccato principalmente le nazioni dell’Est e tutti i Paesi però si sono impegnati lo stesso deve essere fatto sul Mar Rosso”.

Raffaele Fitto in Ue

Il ministro della Difesa ha commentato la notizia odierna di Raffaele Fitto, che è il candidato dell’Italia a commissario europeo, e dice di essere contento perché l’Europa avrà una persona valida come lui, ma di essere anche triste perché non potrà più lavorare con lui al governo.

Crosetto dice di essere felice ” perché noi diamo all’Europa una persona che ci rappresenterà benissimo, che verrà accolta benissimo. Oggi Breton, quando sono arrivato, mi ha detto ‘Se sarà Raffaele è un amico, io sono contentissimo di poter lavorare con lui’. Lo stesso pensiero penso l’abbia espresso più volte la von der Leyen e quindi sono contento che l’Italia offra all’Europa una persona di altissimo profilo come Raffaele Fitto”.

Ma è anche triste “di perdere un collega di governo di cui ho stima e che ha fatto un lavoro enorme e straordinario, soprattutto sulla parte del Pnrr. L’ha fatto anche sulla parte europea ma quella più difficile è quella del Pnrr. Per cui sarà molto difficile sostituirlo. E quindi ho questi due sentimenti ma come Italia sicuramente avremo un grande rappresentante”.

Ucraina

Il ministro della Difesa risponde a una domanda sulla rimozione delle restrizioni sulle armi dichiarando: “Non abbiamo discusso col ministro della Difesa ucraino Umerov di possibili obiettivi in territori russo. Quello che posso dire è che gli ucraini non hanno nulla da contestare all’Italia in proposito: il giudizio che ci interessa è quello delle persone che sono in difficoltà, non di altri. Tutto quello che gli ucraini ci hanno richiesto gli è stato dato“.

Ha proseguito sottolineando che “magari c’è qualche italiano non soddisfatto, ma gli ucraini, che sono quelli che devono difendersi dagli attacchi e sono quelli che possono apprezzare o meno l’aiuto, hanno apprezzato finora tutto e non hanno nulla di fatti. Mai hanno detto una parola nei riguardi dell’aiuto che hanno ricevuto dall’Italia e questo è molto importante. Peccato che non lo sottolineiamo abbastanza”.

Inoltre ha parlato dell’addestramento degli ucraini in Italia: “Noi facciamo l’addestramento degli ucraini sul territorio italiano perché siamo in grado di farlo meglio da noi che in Ucraina, sia dal punto di vista della sicurezza che del risultato. È chiaro che addestrare all’uso del Samp-T è meglio farlo in Italia, dove siamo più sereni”.

Difesa in Ue

Crosetto è intervenuto chiedendosi e chiedendo all’Europa se in questo momento “che c’è un nuovo Parlamento e c’è una nuova Commissione, la difesa è fondamentale in questa fase che stiamo vivendo, magari tra dieci anni non lo sarà più come non lo era cinque anni fa. Allora l’Europa deve decidere se escludere le spese per la difesa dai vincoli del patto di stabilità“.

Questo perché “non è il ministro della Difesa in Italia, in nessun altro Paese, che decide quanto investirà la difesa, è il ministro delle Finanze e il ministro delle Finanze non decide in base alla situazione di sicurezza del mondo, decide in base ai vincoli che gli vengono dati dall’Unione europea”.

Quindi o si decide di escludere la difesa da questi vincoli o non si riuscirà a portare a termine gli impegni che l’Ue vuole “assumersi di autodifesa e di difesa dell’Ucraina. Ma non solo: parliamo anche del fronte Sud”. Per l’Italia e per l’Europa è fondamentale la stabilità in Africa. “Il rappresentante Nato – il Segretario generale aggiunto Angus Lapsley, ndr – mi ha dato ragione, anche perché ha detto che alla Nato non basterà il 2%, si andrà al 2,5% o al 3%”.

“Mi auguro che la nuova Europa, quella che sta ripartendo adesso, dia una risposta definitiva sul tema. Intanto io questa mia preoccupazione l’ho trasmessa a Giorgetti”, ha sottolineato il ministro.

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