“Non posso crederci“, è la reazione di Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, leggendo un’ultima pubblicazione su X dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Davvero – continua l’ex premier – ha fatto un post per denunciare che l’immigrazione non può essere lasciata in balia della criminalità?“. L’indignazione dell’avvocato pugliese nascerebbe da quella che considera un’incoerenza della premier considerando il caso del cittadino libico Almasri ricercato dalla Corte dell’Aya ma rimpatriato dal governo italiano. Giuseppe Conte, inoltre, rimarca il fatto che in Parlamento si stiano ancora attendendo spiegazioni sulle motivazioni che avrebbero spinto a decidere di far rientrare in Libia “con volo di Stato un boia, con accuse di stupri di bambini, al centro dei traffici di migranti“.
Poi, l’affondo del leader dei 5s a Meloni: “Davvero ti sei convinta che noi italiani siamo tutti idioti ad eccezione di te, tua sorella e dei tuoi stretti sodali?“. Essendo magnanimo, però, l’avvocato di Volturara Appula va in soccorso della premier facendola “tornare alla realtà” con due immagini. “In una, il criminale Almasri che scende dal volo di Stato, nell’altra una notizia di qualche mese fa dai comuni d’Italia, ‘Tangenti sugli appalti del Pnrr e l’accoglienza dei migranti‘” che ha visto l’arresto del sindaco di Ceccano, Roberto Caligiore di Fratelli d’Italia e altre 9 persone.
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Conte stizzito dalle parole della premier
Insomma, un’ira funesta pentastellata innescata da un post con il quale è stata riportata l’inchiesta della DDA di Salerno che ha portato a 36 indagati e svelato oltre 2mila richieste false di permessi di soggiorno. “Conferma ancora una volta quanto denunciato dal Governo: per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli“, cita la didascalia di Giorgia Meloni rimarcando la speculazione sull’immigrazione che alimentava un giro di affari illecito da milioni di euro.
Parole che hanno destabilizzato la sensibilità di Giuseppe Conte, che ha infierito velenoso probabilmente dopo aver letto il seguito della pubblicazione meloniana su X: “Non a caso abbiamo deciso di rafforzare i controlli per impedire che le quote di ingresso regolare finiscano nelle mani di chi sfrutta l’immigrazione per fare affari“.
Il Presidente del Consiglio però non pensando ad una tanta amara reazione dell’ex premier, ha concluso scrivendo che “l’immigrazione non può essere lasciata in balìa della criminalità“. Effettivamente, Meloni ha servito al leader del M5s, su un vassoio d’argento, la possibilità di alimentare le polemiche sul caso Almasri, commentando stizzito questa sua ‘sentita’ incoerenza.
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