Dal palco a Twitter, il fisico attacca il ministro della Difesa: “Piazzano strumenti di morte”. La replica: “Non sa di cosa parla”
La polemica politica alla fine al Concertone del Primo maggio a Roma arriva puntuale. Con tanto di botta e risposta a distanza. Ma non come ci si poteva aspettare da uno degli artisti sul palco (che, anzi, si sono mostrati particolarmente morigerati). A sparigliare le carte è chi non ti aspetti: il fisico e divulgatore scientifico Carlo Rovelli. Se la prende con il ministro della Difesa Guido Crosetto e rivendica le sue posizioni pacifiste contro “i signori della guerra”, “piazzisti di strumenti di morte” che “soffiano sul fuoco”.
Il testa a testa fra Rovelli e Crosetto
Il ministro fa arrivare a stretto giro, via Twitter, la sua risposta: “Inviterò a pranzo il professor Rovelli così la prossima volta che parlerà di me lo farà avendo conosciuto me, le mie idee, sapendo cosa ho fatto e faccio ogni giorno per cercare la pace e fermare la guerra ed anche per sentire come si serve una nazione con serietà e rispetto. Rovelli non sa di che parla”.
Ma il fisico non ci sta e ribatte, sempre via social: “Apprezzo molto la cortesia del ministro della Difesa, e il suo gentile invito, e lo ringrazio. Ma la questione che ho posto nel mio intervento al Primo Maggio non è personale fra lui e me. È politica, riguarda il futuro di noi tutti, e vorrei se ne discutesse nel Paese, non a cena in due”.
Crosetto insiste: “Sono pronto a confrontarmi con Rovelli, Pax Christi e chiunque voglia, se animato da spirito costruttivo, sui temi della pace e guerra in generale ma soprattutto su ciò che faccio in qualità di ministro alla Difesa su tali temi. Sui fatti, non sui pregiudizi”.
Cosa è successo
Il Concertone volgeva quasi al termine, senza particolari sussulti se non quelli di una pioggia battente che ha martoriato la piazza per tutto il giorno, quando sul palco è salito lo scienziato. E in un attimo si è preso la scena, con la consapevolezza del suo ruolo. “Ogni volta che provo a dire qualcosa di politica, qualcosa che riguarda l’interesse di tutti noi, c’è qualcuno subito che mi grida: ‘Taci Rovelli, occupati della tua scienza, lascia perdere la politica!’ Ma proprio di questo voglio parlarvi”. E ha puntato il dito contro la “catastrofe ecologica che sta arrivando”, contro “la disuguaglianza economica che continua a crescere”. “Ma soprattutto – e questa è la cosa più importante che voglio dirvi – sta crescendo la guerra. Stiamo andando dritti verso la terza guerra mondiale. Invece di collaborare, cercare soluzioni, i Paesi si aizzano uno contro l’altro, si provocano, si sfidano come galletti in un pollaio. Invadono, soffiano sul fuoco della guerra, mandano portaerei a sfidarsi. La tensione internazionale non è stata così alta da molto tempo. E perché? Per quella che Ligabue ha chiamato la smania del potere. E nel fiume di denaro che producono le industrie di armi, le industrie della morte, ci sguazza la politica”. E non nominandolo direttamente, l’affondo contro Crosetto in diretta tv: “È ragionevole che in Italia il ministro della Difesa sia stato per anni legato a una delle più grandi fabbriche di armi del mondo, la Leonardo? E sia stato presidente della Federazione dei costruttori di armi? Il ministero della Difesa serve per difenderci dalla guerra, o per aiutare i piazzisti di strumenti di morte?”.
La conduttrice: “Dispiace non ci sia il contraddittorio”
Poco dopo l’intervento di Rovelli, Ambra Angiolini – padrona di casa del concerto insieme a Biggio – dal palco ha precisato: “Qui non c’è censura. Quando invitiamo i nostri ospiti lasciamo loro la libertà di esprimere la loro opinione, è importante. Dispiace che non essendo un dibattito politico, quando si attacca qualcuno, come nell’intervento del professor Rovelli, che ha espresso una sua opinione, se avessimo potuto avremmo avuto un contraddittorio. Non lo sapevamo e non è successo”. Sull’attacco a Crosetto è intervenuto anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: “Non è una bella pagina quella che si è scritta al Concertone del Primo maggio”.