Il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto ha annunciato l’assegnazione di nuovi finanziamenti dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 in favore delle Regioni Campania e Sardegna. Un piccolo passo in avanti che permettere a questi territori del Mezzogiorno di respirare e di poter dare avvio a numerosi progetti che possano migliorare la vita e in generale il benessere dei cittadini. Fondi che rispondono alle continue richieste dei presidenti di Regione, in particolare il governatore Vincenzo De Luca, che da mesi lamenta i “rallentamenti” che provengono da Roma e che avrebbero inficiato numerosi progetti della Regione.
“Stiamo lavorando per chiudere l’accordo con la Regione” ha infatti dichiarato il ministro, aggiungendo che “il governo ha oggi il dovere di accelerare l’assegnazione delle risorse nazionali per la coesione al finanziamento di progetti strategici e di pronta cantierabilità“. Per quanto riguarda la Campania, i finanziamenti del Fondo Coesione serviranno a sostentare 81 progetti strategici a livello territoriale, già individuati nel corso dell’istruttoria condotta con la Regione.
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Per quanto riguarda la Sardegna, il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), su proposta del ministro Fitto, ha istituito il Programma Complementare (Poc) regionale, che sarà dotato di finanziamenti pari a 374 milioni di euro, di cui 262 provenienti dal bilancio dello Stato e 112 dal bilancio regionale. Fitto ha parlato di “un segnale importante per la Sardegna” che potrà anch’essa dare avvio a progetti strategici per i cittadini e per le imprese e che “condurrà in tempi rapidi alla sottoscrizione dell’Accordo per la Coesione“.
Fitto sui progetti per la Campania
I 1,9 miliardi di euro assegnati dal Cipess alla Campania saranno necessari a dare un avvio tempestivo a 81 progetti che interessano i settori dell’ambiente, della cultura e dei trasporti, dove è prioritario intervenire, soprattutto per colmare i divari che la Regione presenta rispetto al resto della Nazione. “Il governo ha messo in campo tutte le iniziative necessarie ad accelerare l’attuazione di interventi fondamentali per i cittadini e le imprese campani” ha dichiarato Fitto, aggiungendo: “È una priorità per il governo portare a compimento questo lavoro e mettere a disposizione della Regione le risorse residue per dare rinnovato impulso ad investimenti strategici per ridurre i divari territoriali con il resto del Paese“.
Parte dei finanziamenti del Fondo Coesione saranno quindi utilizzati per risanare i corpi idrici dei comuni di Maiori e Minori, sulla costa amalfitana, per potenziare l’impiantistica regionale per la gestione dei rifiuti, in particolare per quanto riguarda la rimozione delle ecoballe per cui l’Italia ha ricevuto una procedura di infrazione europea. Nel settore infrastrutture, invece, i fondi saranno necessari a potenziare il sistema dei trasporti regionale, anche col completamento della metropolitana di Napoli e dell’asse inter-quartiere tra area stadio rione Libertà e e viale Mellusi a Benevento.
Inoltre, nel settore culturale, parte dei fondi saranno utilizzati per intervenire nei siti del rione Terra a Pozzuoli, nell’Albergo dei Poveri a Napoli, nel Museo Egizio di Benevento, nell’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere e nella Reggia di Carditello. Infine, il Cipess ha assegnato alla Regione anche ulteriori 1,2 miliardi di euro per il risanamento e la riqualificazione dell’area Bagnoli-Coroglio, come previsto dal Protocollo d’intesa siglato dal premier Meloni e dal Sindaco Manfredi lo scorso 15 luglio.
A cosa serviranno i finanziamenti in Sardegna?
Parte dei fondi proposti dal ministro Fitto e approvati dal Cipess per la Sardegna saranno utilizzati per portare a termine azioni ad inclusione sociale e in particolare per il potenziamento dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia, all’offerta di servizi sanitari e sociosanitari e ai servizi per l’occupabilità. Circa 85 milioni di euro saranno utilizzati per avviare progetti di contenimento dei consumi energetici, di mobilità sostenibile, di prevenzione dei rischi climatici, di contrasto al dissesto idrogeologico e ai fenomeni di erosione costiera nonché di prevenzione e contrasto degli incendi.
Non sarà trascurato neanche il settore dell’istruzione e della formazione, in cui saranno avviati progetti per il contrasto dell’abbandono scolastico e sarà rafforzata la capacità amministrativa degli enti che dovranno gestire il programma. Vi saranno fondi per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione, grazie anche alla collaborazione con Università e Centri di ricerca e saranno potenziati i servizi digitali, la semplificazione, dematerializzazione e riduzione del carico burocratico per gli enti locali.
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