“Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte in Italia per giovani e giovanissimi. Io voglio invertire questa tendenza“. Con queste parole il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, commenta soddisfatto e orgoglioso il nuovo Codice della Strada, che dopo mesi di annunci è entrato finalmente in vigore oggi. Sono numerose le modifiche che questo testo apporta alla vita dei conducenti di veicoli su ruote, comprese biciclette e monopattini, nel tentativo di rendere più sicure le strade d’Italia e di proteggere i soggetti deboli, spesso gli stessi che seguono assiduamente le regole che gestiscono i trasporti su strada.
Tolleranza zero sulle distrazioni alla guida, maggiore tutela per i ciclisti, più regole per chi guida monopattini, elettrici, un giro di vite contro l’abuso di droghe, meno autovelox e meno zone 30 ma su strade più pericolose e multe più salate per coloro che infrangono le regole, anche se con un certo discrimine. Sono questi i punti principali del testo fortemente voluto dal vicepremier leghista, convinto di aver finalmente trovato il deterrente alla guida pericolosa, che permetterà di ridurre drasticamente gli incidenti e gli investimenti fatali.
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Proprio la sicurezza di pedoni e automobilisti è il fulcro di questa riforma, che comunque ha attirato su di sé diverse critiche, in primis dalle opposizioni. C’è chi, tra le fila del centrosinistra, crede che le nuove norme non siano quelle giuste per frenare i morti sulle strade. Uno dei punti più contestati, infatti, riguarda la diminuzione delle zone 30, ovvero parti di centro città in cui viene imposto il limite a 30 chilometri orari di velocità per i veicoli, così da mettere al sicuro i pedoni che sono abituati a frequentare queste zone.
“Alcune città hanno voluto espandere il provvedimento alla maggior parte delle strade cittadine in modo improprio e dannoso sia per l’ambiente che per il lavoro“, ha spiegato Matteo Salvini, chiarendo i motivi che avrebbero spinto il Carroccio a portare avanti una lotta contro questi progetti, tanto da far inserire nel nuovo Codice della Strada la circoscrizione e le limitazioni per individuare queste zone da parte dei Comuni.
Salvini: “Tolleranza zero per le distrazioni alla guida“
Il fulcro del nuovo Codice, però, risiederebbe proprio nelle norme più dure nei confronti di chi decide di mettersi al volante in condizioni di distrazione e alterazione. “Ci sarà tolleranza zero“, ha infatti dichiarato Salvini, spiegando le novità che sono contenute nel testo che entrerà in vigore domani. Per chi utilizza il telefono, senza vivavoce, mentre si trova alla guida è prevista la sospensione immediata della patente oltre alla multa già prevista dalla precedente regolamentazione.
Coloro che invece fanno uso di droga prima di condurre un veicolo verranno invece sanzionati con il ritiro della patente, ad esclusione di coloro che assumono sotto prescrizione medica farmaci contenenti cannabinoidi o simi a scopo terapeutico. “Ci atteniamo alle linee guida del Ministero della Salute e al buon senso“, ha spiegato Salvini, chiarendo che questo giro di vita è necessario per proteggere i pedoni, così come gli altri conducenti, da coloro che guidano senza responsabilità.
Salvini: “Sui monopattini abbiamo scelto la via moderata“
Uno dei capitoli che scaturisce maggiore orgoglio nel leader della Lega è quello che riguarda le limitazioni per i monopattini elettrici nelle strade di città. Nel corso dell’intervista, il vicepremier ha infatti ricordato come questi abbiano causato 3300 incidenti solamente durante lo scorso anno per poi annunciare nuovamente le misure prese dal suo ministero: “Saranno obbligatori targa, assicurazione e casco, a tutela di chi li usa, dei pedoni e di tutti“.
Salvini ha poi chiarito che il Mit ha deciso di non seguire il trend lanciato da alcune città europee, che hanno deciso di ritirare dalla circolazione i monopattini in quanto troppo pericolosi, ma di aver optato “per una mediazione ragionevole“, al fine di lasciare la possibilità ai cittadini di utilizzare questo mezzo di trasporto in zone molto congestionate, come i centri storici delle grandi città.
Per quanto riguarda le biciclette, invece, il vicepremier ha chiarito che il nuovo Codice ha l’obiettivo di rendere più sicuro il loro passaggio, sfruttando piste ciclabili che non siano “più semplici strisce bianche in strade molto trafficate, ma veri e propri percorsi protetti“. Inoltre, il ministro dei Trasporti ha sostenuto che nel Codice sono inserite norme a tutela del ciclista, come l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza di 1,5 metri per evitare impatti.
Salvini: “Autovelox a volte sono messi solo per fare cassa“
Un’altra grande soddisfazione per il titolare del Mit riguarda la stretta prevista sugli Autovelox, finiti al centro di una lunga polemica a causa degli ingenti profitti che generano per le casse dello Stato. Il vicepremier ha chiarito l’importanza di questi strumenti, fondamentali per prevenire comportamenti scorretti in punti pericolosi, ma ha anche ammesso che spesso questi vengono utilizzati in modo improprio. “A livello mondiale, l’Italia ha il primato per numero di Autovelox sulla strada“, ha ricordato il leader del Carroccio, sottolineando che dal suo punto di vista “troppe volte sono stati messi per fare cassa“.
Secondo il ministro, quindi, l’utilizzo più corretto di questi strumenti è in prossimità di scuole, ospedali, strade strette o punti pericolosi, così da porre fine alla presunta storia degli “autovelox furbetti, magari nascosti o non omologati, che fino a ieri erano solo una tassa occulta“.
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