Il sindaco Dem di Firenze in vista dei prossimi passaggi elettorali: «I nostri sindaci sono un modello di buon governo»
«Patti chiari, amicizia lunga. Se si vuol proseguire l’alleanza con il M5S, vanno sciolti subito i nodi su politica estera, giustizia sociale e diritti civili. Sono temi fondamentali, altrimenti su quali basi la costruiamo la coalizione?». E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Firenze ed esponente del Pd, Dario Nardella, in un’intervista a La Repubblica, parlando dell’alleanza con il Movimento 5 stelle e delle divisioni su certi temi, come quello dell’invio delle armi all’Ucraina.
Secondo il sindaco di Firenze per il Pd non deve esserci «nessuna alleanza a scatola chiusa. Prima occorre trovare una vera condivisione sui temi e i valori di fondo, poi ognuno potrà marcare la propria identità. Su questioni come l’ambiente o il conflitto in Ucraina i nodi vanno sciolti al più presto. La linea di Letta è sempre stata limpida e io la difendo perchè è proprio il rigore delle posizioni, già visto sui vaccini o il Ddl Zan, che sta facendo crescere il Pd. Ed è la ragione per cui solo lui può provare a federare le forze del centrosinistra. E’ l’unico in grado di tenere insieme Renzi e Conte, Calenda e Speranza». Il Pd alle prossime elezioni dovrebbe giocarsi la carta dei sindaci e del loro buon governo in molte città. «Penso che i sindaci dem, da Lepore a Gualtieri, da Gori a Mancinelli, da Delbono a Ricci, sono un modello di buon governo che su tanti temi, come welfare, sicurezza, ambiente, rigenerazione urbana, puo’ essere tradotto in un progetto di governo del Paese. Con un grande ritorno in termini elettorali. Potremmo fungere anche -conclude – da catalizzatore delle liste civiche, che è importante coinvolgere per le idee e le energie in grado di sprigionare».