Il leader del Carroccio al termine del vertice: prove di intesa generale. Berlusconi: «La coalizione va avanti». Meloni: «Unità non sia solo forma»
Terminato il summit del centrodestra, svoltosi nella villa di Berlusconi ad Arcore, cominciano ad arrivare i primi commenti direttamente dai rappresentanti dei vari partiti interessati.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, esprime tutta la sua soddisfazione: «Sono molto felice del vertice, oggi è stata un’ottima giornata». Il segretario del Carroccio, stando a quanto confermato da fonti della Lega, non si riferisce soltanto al confronto personale con Meloni e Berlusconi, ma anche all’incontro avvenuto a Roma, questa mattina, con i sindacati.
Il punto di Salvini
Non sono mancate alte parole di soddisfazione dagli ambienti del centrodestra italiano. Maurizio Lupi, presidente di “Noi con l’Italia”, ospitato dalla trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”, dice: «Non posso fare certo harakiri per il mancato invito, la questione principale rimane il ritorno alla parola fra Salvini e Meloni certo farebbe piacere che ci si ricordasse della nostra presenza, siamo una coalizione e tutti devono poter dare il proprio contributo». Lupi, un po’ indispettito, conclude sull’organizzazione del vertice:«La data l’ho appresa soltanto dalle agenzie. Chiamerò Berlusconi per sapere come è andata».
Parla Berlusconi: «La coalizione va avanti»
Al termine dell’incontro anche Berlusconi ha rilasciato una dichiarazione. Alla domanda se ci sarà ancora un centrodestra unito, risponde: «È così evidente che se si disunisse perderemmo le elezioni, solo un pazzo potrebbe pensare di mandare all’aria questa coalizione. Il centrodestra così com’è funziona, aggiorneremo il programma e avremo ancora in programma unico, la coalizione va avanti spedita».
Meloni: «Unità non sia forma ma servono scelte»
Uscendo dal summit anche Giorgia Meloni ha rilasciato dichiarazioni, sostenendo che «l’unità del centrodestra non sia forma, ma servono scelte. Fratelli d’Italia dice no ad alleanze con Pd e Cinque Stelle, vogliamo chiarezza dai nostri alleati»