Al termine dell’incontro Berlusconi e Salvini soddisfatti, ma la leader di Fratelli d’Italia spinge: «Non guardiamo solo alla forma, lavoriamo sui programmi»
Da un lato Silvio Berlusconi e Matteo Salvini che si dicono soddisfatti, dall’altro la Meloni che pretende di più. Fratelli d’Italia esce dal vertice di Arcore con l’intenzione di alzare l’asticella rispetto a programmi e ai temi sull’agenda politica del centrodestra. A cominciare dal nome di Musumeci per la Sicilia.
Le reazioni e la nota di Fratelli d’Italia
Dopo l’incontro è il partito della Meloni a fare il punto della situazione in una nota. «Se è positiva la comune contrarietà ad una futura legge proporzionale per le elezioni politiche – afferma la nota di Fdi – restano ancora fumose le regole d’ingaggio sulle modalità con cui formare liste e programmi comuni». Sul tavolo dunque il nome di Musumeci. Fratelli d’Italia rimarca «la non ancora ufficializzata ricandidatura di Musumeci, su cui la personale dichiarata disponibilità di Silvio Berlusconi si è fermata di fronte alla richiesta di Matteo Salvini di ritardare l’annuncio del candidato». E su questo arriva la replica della Lega, sottoscritta dal coordinatore siciliano della Lega-Prima l’Italia Nino Minardo. «La Lega sulla Sicilia non ritarda nulla. I dubbi su Musumeci non sono di Salvini o della Lega, ma semmai della netta maggioranza dei siciliani. La scelta sul futuro governatore verrà presa in Sicilia, non a Roma o a Milano».