Caso Scurati, la presidente Rai nega ci sia stata alcuna censura: errore di comunicazione

Marinella Soldi, presidente dell'emittente pubblica Rai, ha fermamente negato qualsiasi tipo di censura nei confronti dello scrittore Antonio Scurati, cercando di spegnere le polemiche sorte in seguito al mancato monologo televisivo dell'autore, e giustificando la vicenda usando il motto di Chiara Ferragni: c'è stato un errore di comunicazione

Redazione
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Durante l’audizione in Commissione di Vigilanza, Soldi ha chiarito che nello scandalo Scurati, non c’è stato alcun tentativo di censura, definendo tale accusa come “bruttissima” e del tutto infondata. La questione era esplosa dopo che Serena Bortone, nota conduttrice televisiva, aveva lanciato l’allarme su un presunto intervento ostile verso Scurati attraverso un post sui social media e poi un intervento al veleno fatto direttamente durante una trasmissione televisiva. Questo aveva scatenato una reazione a catena, con numerosi esponenti della sinistra che avevano denunciato un atto di censura da parte della Rai. La polemica si era poi ulteriormente infiammata, generando una vasta eco mediatica e politica.

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Lo scrittore Antonio Scurati

Soldi: Bortone ha violato la policy

Marinella Soldi, nel corso della sua audizione, ha spiegato che l’episodio in questione non era frutto di censura, ma piuttosto di una violazione delle policy aziendali da parte della conduttrice. “La policy è stata violata“, ha dichiarato Soldi, aggiungendo di non poter divulgare i dettagli dell’audit interno condotto dall’azienda. “C’è stato un danno alla Rai non solo a causa del post, ma anche per come è stata gestita la vicenda da un punto di vista sostanziale e di comunicazione“, ha spiegato la presidente.

Senza entrare nei dettagli specifici, Soldi ha accennato a “azioni e comportamenti non usuali” che sarebbero emersi da un certo momento in poi. La presidente della Rai, che inizialmente aveva contestato una narrazione “parziale” degli eventi da parte dell’Amministratore Delegato Roberto Sergio, ha poi ammesso che la ricostruzione di Sergio era “nella sostanza corretta“. Tuttavia, ha sottolineato che l’audit interno ha rivelato una situazione più complessa, con disallineamenti operativi e di comunicazione all’interno della direzione editoriale competente.

Caso Scurati: la destra tira un sospiro di sollievo

Le dichiarazioni di Soldi hanno subito suscitato reazioni politiche. I membri di Fratelli d’Italia nella bicamerale hanno affermato che la vicenda Scurati “si è finalmente chiusa oggi in Commissione di Vigilanza Rai“. Secondo loro, le parole di Soldi rappresentano “una doccia fredda per la sinistra“, che a loro avviso stava speculando su una polemica montata ad arte.

Il senatore di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, ha rincarato la dose, affermando che “nessuna censura verso Antonio Scurati ma semplicemente una scelta aziendale” è stata smascherata in Vigilanza Rai. Ha definito la narrazione della sinistra come “una fake news, aggiungendo che le parole di Soldi rappresentano “il sigillo definitivo ad una narrazione, a tratti ridicola, imbastita dalle opposizioni in queste settimane“.

L’audizione di Marinella Soldi ha contribuito ha fornito un’interpretazione alle dinamiche interne della Rai decisamente diversa rispetto a quella denunciata inizialmente da Bortone, evidenziando che i problemi emersi nel caso Scurati erano legati alla gestione comunicativa del contesto e non a un atto di censura intenzionale verso lo scrittore e il suo monologo. Nonostante ciò, Marinella Soldi ha ribadito l’impegno della Rai a mantenere alti standard di trasparenza e correttezza, promettendo una gestione più attenta delle comunicazioni future per evitare simili fraintendimenti.

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