Ogni giorno in media si verificano nel mondo circa 26 mila voli. Prendere un aereo ormai è considerata un evento comune, entrato quindi nella quotidianità, qualsiasi sia la ragione. C’è chi viaggia per lavoro, chi per piacere, chi anche per curiosità. L’altra faccia della medaglia, sia per le lunghe tratte di percorrenza sia per le svariate ore di volo, è l’incidenza dei velivoli sull’inquinamento globale. Anche se le stime prevedono che entro il 2050 il numero di passeggeri aumenterà esponenzialmente rispetto agli attuali 10 miliardi, la sfida posta alle compagnie aeree riguarda la sostenibilità ambientale.
Per correre ai ripari, il territorio europeo ha previsto l’uso di combustibili green che però ha un impatto maggiore sui costi, soprattutto per le lunghe percorrenze. Questa progressione verso un effetto ambientale minore scaturirà una serie di conseguenze a catena. L’aumento dei costi dei carburanti green ricadrà sul costo dei biglietti aerei dal 1° gennaio 2025, come conferma la compagnia aerea Lufthansa, soprattutto per i le destinazioni lontane.
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I voli lunghi provocano il 52% delle emissioni
I voli più lunghi ovviamente prevedono più ore di percorrenza e, nonostante costituiscano solo il 6% dei viaggi totali globali, creano il 52% delle emissioni complessive, ovvero poco più della metà del totale, come sostiene l’analisi svolta da Eurocontrol. Nonostante sia stata presa la decisione di utilizzare carburanti con un impatto minore, questa modalità è complicata per le destinazioni lontane e per le lunghe percorrenze.
Sarà difficile però utilizzare completamente solo questi carburanti e sostituirli in breve tempo entro pochi anni. Le alternative per prendere il posto del kerosene sono i biocarburanti e-fuel, che prevedono però i costi elevati. Mettendo davanti ad una sfida le compagnie aeree, ovvero quella di fornirsi di carburanti sostenibili evitando di aumentare i prezzi dei biglietti.
I costi dei carburanti incideranno sui biglietti
La benzina e-fuel, momentaneamente usata dallo stabilimento della Porsche in Cile, pur essendo ancora nella fase della sperimentazione, potrebbe essere la soluzione ottimale anche per i voli a lunga tratta, comunica HIF Global. Pur rimanendo ancora oggetto di studio, la produzione di 1 litro costerebbe 50 euro, a differenza della benzina quotidianamente usata che ha un costo di 0,6 euro, dichiara Pik-Mimit, che con un’eliminazione delle tasse si arriverebbe a 2 euro/litro.
I grandi costi dei carburanti sostenibili, triplicati rispetto ai combustibili in uso, faranno diminuire la produzione che nel 2024 è previsto non supererà lo 0,05% rispetto al 99,5% del kerosene. Gli interventi della UE per regolamentare gli utilizzi dei carburanti sintetici, quelli sostenibili, prevede che nel 2025 sarà prevista una quantità minima di combustibile green per volo. Come risultato finale, aumentando i costi dei carburanti, aumenteranno anche i costi dei biglietti estesi a tutte le destinazioni. Per andare da Madrid a Shangai con Lufthansa, si spenderanno 220 euro in più, mentre con lo scalo a Istanbul si aggiungerà al biglietto originale un aumento di circa 40 euro.
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