Campania, Fitto conferma 1,8 miliardi di euro per la prevenzione del rischio sismico

Raffaele Fitto conferma i finanziamenti finalizzati alle misure per il rischio sismico nelle zone della Campania affette dal fenomeno di bradisismo

Redazione
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Raffaele Fitto, ministro per il Sud e le Politiche di coesione, ha confermato ieri l’assegnazione di oltre 1,8 miliardi di euro a favore dei territori campani, presi dalle risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 e imputai alla Regione. I fondi saranno spesi per opere di prevenzione del rischio sismico connesso al bradisismo dei Campi Flegrei.

Raffaele Fitto, Campania
Raffaele Fitto, Campania

Campania, il decreto legge

Il Consiglio dei ministri, dopo aver assegnato 1.218 milioni di euro a favore degli interventi inseriti nel programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio Bagnoli-Coroglio con il decreto-legge 60/2024, il 24 giugno ha approvato il decreto-legge sulle Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei e per interventi di protezione civile’.

Questo assegna ulteriori risorse a favore della regione Campania. In particolare sono 420 milioni di euro destinati a urgenti misure per l’edilizia pubblica, per le infrastrutture di trasporto e per altri servizi essenziali per fronteggiare l’emergenza dell’area Flegrea causata dal bradisismo. Questi interventi sono finanziati per circa 207 milioni di euro presi dal Fondo
sviluppo e coesione destinati alle amministrazioni centrali e per 206 milioni di euro presi dal Fondo sviluppo e coesione imputati programmaticamente al territorio della regione
Campania.

Lo stesso provvedimento assegna 388 milioni di euro presi dal Fondo sviluppo e coesione, per il completamento degli interventi fondamentali per i Comuni. Questi sono stati decisi nell’ambito del Programma a titolarità della regione Campania e non ancora terminati, rispondendo in tal modo alle esigenze espresse dagli Enti locali di disporre delle risorse per assicurare tali completamenti entro la scadenza del febbraio 2026 prevista dai regolamenti europei.

Sono interventi proposti dalla regione Campania e sono stati oggetto di istruttoria congiunta per accertare la regolarità degli stessi. L’anticipazione delle risorse da parte del Governo permette l’attuazione della politica di coesione, in attesa che la regione Campania trasmetta una nuova proposta progettuale coerente col percorso di programmazione negoziata previsto dal quadro normativo, su richiesta di ieri del ministro Fitto alla Regione.

A oggi è ancora in corso un confronto che ha lo scopo di assicurare che il contenuto dell’Accordo non abbia un numero troppo alto di linee generiche di azione, ma che contenga interventi ben definiti e caratterizzati da uno stato di progettazione avanzato.

Il ministro Fitto ha sottolineato come il metodo dell’Accordo per la coesione sia la strada principale per superare i ritardi della politica di coesione, che vedono in Campania uno stato di avanzamento della spesa per il ciclo di programmazione 2014-2020 pari a oggi al 41% dello stanziamento complessivo.

Le disposizioni di legge che disciplinano l’utilizzo delle risorse statali del Fondo di sviluppo e coesione prevedono un accordo tra le parti e non una mera adesione dello stato alla proposta della Regione. Quindi Fitto ha richiesto alla Regione di inviare una nuova proposta che sia coerente col dettato normativo e col nuovo perimetro finanziario dell’Accordo che si attesta a 4.175 milioni di euro.

Il Governo deve prevedere ulteriori assegnazioni per la realizzazione di interventi localizzati in Campania, qualora non ci fossero le condizioni per la definizione condivisa del contenuto dell’Accordo, anche tramite il riconoscimento di anticipazioni ai sensi dell’articolo 10 del decreto-legge n. 60 del 2024.

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