L’estate sta finendo e le Camere hanno gli ultimi giorni di respiro prima di tornare a lavorare a pieno ritmo. Sono molti i punti di partenza che chiedono di essere valutati: tra salario minimo, Mes ed extraprofitti, l’agenda politica sta per tornare ad essere operativa il 5 settembre.
La data è fissata. Deputati e senatori si ritroveranno ad affrontare questioni lasciate in sospeso nella pausa estiva.
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Camere: quale sarà l’ordine del giorno
A Montecitorio si entrerà nel vivo con le norme sul contrasto al bullismo e l’istituzione della commissione parlamentare di inchiesta sul Forteto. Entro il 26 settembre, la Camera dovrà convertire in legge il decreto Caldo, contenente le misure a tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica.
Il governo ha poi tempo entro il 15 ottobre per inviare a Bruxelles il Documento programmatico di Bilancio con la sintesi degli interventi che saranno inseriti nella legge di bilancio. Infine, la scadenza del 20 ottobre per licenziare in Cdm e poi trasmettere alle Camere il disegno di legge di Bilancio finale.
Camere: Mes, extraprofitti e salario minimo
Sul fronte economico, tra i primi provvedimenti c’è il decreto Asset, approvato dal Cdm prima della pausa estiva e che contiene la norma sulla tassa sugli extraprofitti delle banche. Una misura che già non piace troppo a Forza Italia e che il vicepremier Antonio Tajani vuole modificare in Parlamento. Passando al bonus bollette, a fine settembre è prevista la scadenza della proroga decisa dal governo.
Altra questione importante è quella intavolata sul Mes. “La valutazione positiva sulla terza richiesta di pagamento e la contemporanea proposta relativa alle modifiche di alcune misure della quarta rata, una volta approvata dagli Stati membri, consentiranno all’Italia di ricevere entro quest’anno il totale di 35 miliardi di euro previsti dal Pnrr” afferma il ministro Fitto.
Grande attenzione per il dossier sul salario minimo. I riflettori sono puntati sulla proposta di legge delle opposizioni e da inizio ottobre si ricomincerà a parlarne. Ciò a seguito della sospensiva di due mesi voluta dal centrodestra e votata dalla Camera.
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