Il divorzio tra Azione e Italia Viva è ufficiale. L’accordo trovato in Giunta del Regolamento del Senato sancisce la migrazione dei quattro senatori del partito guidato da Carlo Calenda nel gruppo Misto. I sette parlamentari, seguaci di Matteo Renzi invece, restano nel gruppo autonomo che potrà poi cambiare nome.
Calenda e Renzi: l’accordo in Senato
E’ il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a confermare come la bollinatura finale a questo accordo sarà giovedì dal consiglio di presidenza. “È stata trovata un’intesa tra i gruppi, che noi abbiamo sollecitato, all’unanimità, invitando il gruppo minoritario del gruppo presieduto da Borghi ad apprezzare le circostanze ed emigrare nel gruppo misto. Tutte le condizioni che di solito accompagnano questi passaggi saranno esaminate nella riunione del Consiglio di presidenza” afferma La Russa.
Calenda e Renzi: i commenti a caldo
In Senato, Calenda commenta l’ufficialità del divorzio: “Habemus Papam. Prima si può chiudere questa storia meglio è”. Come riporta Il Fatto Quotidiano, il leader di Azione assicura che il partito aveva dato il via libera alla prima proposta di La Russa, volgendo al termine del Terzo Polo.
D’altronde, la crisi tra Azione e Italia Viva era cosa più che annunciata: già dalla lettera firmata da tutti i senatori di Iv e indirizzata al capogruppo Borghi chiedendogli di mettere fine all’ ‘alleanza’.