Sono giorni impetuosi per il leader di Azione, Carlo Calenda. L’avvicinamento di Renzi e Italia Viva al Partito democratico di Elly Schlein è un boccone amaro da mandare giù, soprattutto dopo la Caporetto del Terzo polo. In un’intervista al Corriere della sera, Calenda chiarisce la sua posizione rispetto al nuovo campo largo: “L’unica compagnia a cui ha un senso unirsi è quella in cui ti dicono che cosa vogliono fare per l’Italia. Siccome in quella compagnia lì non c’è un singolo argomento su cui siano d’accordo, dalla Nato all’Ucraina, dal lavoro all’energia, a che cosa ci dovremmo unire? Che proposta è quella del campo largo per governare il Paese nella più difficile fase della storia dell’Occidente?“.
Calenda contro il campo largo
Per Calenda il Paese ha un disperato bisogno di un’agenda di governo “seria e responsabile e non se ne scorge traccia. A destra come a sinistra“. “La verità è che è tutto una presa in giro. E’ come la Partita del Cuore. Schlein che scherza con La Russa come fossero amiconi dopo che da mesi il Pd gli dà del fascista. E ancora, Renzi che fa della foto con Schlein l’incipit di un cambio di posizione politica che l’ha portato dal far votare La Russa e al dichiararsi erede di Berlusconi a zompare a piè pari e senza condizioni nel campo largo. E’ uno spettacolo, non è più politica”.
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L’ex ministro sottolinea come le accuse di fascismo, gli allarmi democratici sono una serie di ‘favole’ che tengono a bada i cittadini. La verità – per Calenda – è che il conflitto è uno spettacolo che serve alla destra e alla sinistra per militarizzare gli elettori senza dover portare alcun risultato. “Ma intanto hanno allontanato un elettore su due“. “Senza un centro repubblicano pragmatico e serio, questo Paese non regge. Metà della sinistra e due terzi della destra non hanno votato la Commissione europea. Ma come si fa a stare insieme in Italia e uno contro l’altro in Europa? Poi uno dice che non contiamo nulla“, ha poi aggiunto.
Per il segretario di Azione, il campo largo è meno di un dibattito estivo. “Esisterà il campo largo quando esisterà un programma e ci saranno le elezioni politiche. La politica non è un gioco, è qualcosa che incide sulla vita delle persone“, conclude.
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