Il leader di Azione interviene all’evento organizzato da Confcommercio: boccia la proposta alzata da FdI sulla commissione bicamerale per la riforma sul presidenzialismo. Per le rinnovabili critica il Pd: «Se vogliamo andare a emissioni zero, si fa solo se c’è l’energia nucleare in Italia»
Il leader di Azione, Carlo Calenda, interviene al “Confcommercio incontra”, evento che per due giorni ospiterà i leader dei principali partiti per ascoltare le loro proposte in vista delle elezioni del 25 settembre. Calenda è il primo leader a prendere parola. Segue Antonio Tajani in rappresentanza di Forza Italia; Giuseppe Conte per il Movimento 5Stelle; Enrico Letta per il Partito Democratico; Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia e conclude la giornata Emma Bonino di +Europa.
Il leader di Azione, tra gli argomenti trattati, boccia la commissione bicamerale per la riforma sul presidenzialismo proposta dalla Meloni, affermando: «Ci sono più possibilità che io arrivi su Marte con la prossima navicella». Durante il suo discorso solleva un’apra critica sul modo e sulle strategie che i leader dei principali partiti stanno utilizzando per convincere gli elettori a votarli: «Questa campagna elettorale sta diventando demenziale, tra Letta che parla di allarme democratico e Meloni che propone la bicamerale. Qui stanno chiudendo tutte le imprese, rischiamo la recessione e un milione di persone per strada. Bisogna fermare la campagna elettorale, vedersi domattina e aiutare Draghi a prendere un provvedimento», afferma e spiega il rappresentante, insieme a Matteo Renzi di IV, del “terzo polo” che più di una volta, infatti, ha chiesto ai propri avversari uno stop della campagna elettorale per vedersi e cercare di rivolvere problemi urgenti.
Per quanto riguarda il Pd, non sono finite le critiche. Infatti, secondo il leader di Azione il partito di Letta non tiene conto del requisito della fattibilità: «Bisogna mettere al primo posto il pragmatismo di ciò che si può fare. Quando il Pd dice “andiamo solo con le rinnovabili”, dice una cosa che non esiste, perché le rinnovabili sono intermittenti, e l’energia si può stoccare solo fino a un certo livello. Se vogliamo andare a emissioni zero, si fa solo se c’è l’energia nucleare in Italia. Non possiamo dire che arriveremo a emissioni zero senza fare il nucleare», spiega durante il suo momento.
Inoltre, in un’intervista a Radio anch’io Calenda si è detto assolutamente favorevole al rigassificatore a Piombino, spiegando che: «Serve, ho anche proposto un dibattito pubblico al sindaco, che è di Fdi, ma non lo ha voluto fare».