La morte di Satnam Singh, il bracciante coinvolto in un terribile incidente sul lavoro a Latina e poi non soccorso dai suoi datori di lavoro, ha riportato i temi della sicurezza lavorativa e del caporalato al centro della cronaca italiana. Oggi la ministra del Lavoro Marina Calderone e il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida si sono incontrati con le rappresentanze sindacali e datoriali per discutere proprio di questi argomenti e tentare finalmente di regolamentare un settore finora troppo dimenticato.
“Lo scopo di tutti è dichiarare guerra al caporalato” ha dichiarato Calderone, aggiungendo: “Non possiamo non ricordare e condannare quanto è successo a Cisterna di Latina al cittadino indiamo Satnam Singh, che ha perso la vita durante un’attività lavorativa che era totalmente irregolare ma ancora di più che ha perso la vita perché non è stato soccorso e c’è chi ha pensato di abbandonarlo senza prestargli nessuna umana assistenza in un momento gravissimo in cui gravissime erano le ferite che aveva riportato“.
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Il ministro Lollobrigida ha invece sottolineato che “il tavolo di oggi resta aperto, così ci siamo detti, anche a interlocuzioni non formali” e che “la collega Calderone, nella chiusura della riunione, ha appunto detto che, nei prossimi giorni, anzi nelle prossime ore, su alcuni aspetti del decreto agricoltura, ci potranno essere emendamenti specifici che potranno essere da presentare anche su sollecitazioni delle forze sindacali e i datoriali“.
Calderone: “Per combattere il caporalato più controlli e incrocio con banche dati“
La ministra Calderone ha quindi annunciato nuove riforme sul campo con l’obiettivo di combattere gli illeciti che si verificano nelle aziende agricole, dove troppo spesso i braccianti vengono sfruttati e sottoposti a modalità lavorative illegali. Su questo punto è intervenuto anche Lollobrigida, invitando però l’opinione pubblica a non strumentalizzare la morte di Satnam Singh.
“In queste situazioni può accadere che ci sia una criminalizzazione di uno degli anelli della filiera. Può capitare quindi che si criminalizzi, di fronte a episodi gravi come quello di Latina, anche tutte le imprese agricole” ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, per poi concludere: “Queste morti non dipendono da imprenditori agricoli. Dipendono da criminali“.
La ministra Calderone ha invece dichiarato che “combattere il caporalato vuol dire da un lato intensificare i controlli, lo stiamo facendo e lo faremo” tramite “un attento, puntuale e sinergico lavoro di consultazione delle banche dati che abbiamo a disposizione“. La ministra del Lavoro ha poi sostenuto che “la rete agricola di qualità sarà potenziata perché il contrasto al lavoro sommerso e caporalato passa anche per il sostegno di chi invece, con difficoltà ma con grande senso di partecipazione civile, gestisce regolarmente le proprie attività“.
L’obiettivo è ovviamente quello di “essere ancora più efficaci in un’azione ispettiva che comunque ci sta dando dei grandi risultati“, così che “nell’ottica di lungo periodo riusciremo, con le nuove assunzioni di ispettori in corso, a raddoppiare le ispezioni degli anni scorsi“.
M5S: “Necessario rivedere il decreto flussi e istituire il reato di omicidio sul lavoro“
Il Movimento 5 Stelle ha duramente criticato l’operato del governo, dichiarando: “Non possiamo non notare come, per l’ennesima volta, l’esecutivo abbia deciso di intervenire sull’onda di un terribile avvenimento. Fino a ieri Calderone e Lollobrigida non sapevano ciò che accade nelle campagne d’Italia?“. Per questo i pentastellati hanno intenzione di “valutare con attenzione gli emendamenti che il che il ministro dell’Agricoltura ha annunciato al termine del tavolo con le parti sociali“.
Il partito di Giuseppe Conte ha anche presentato del proposte ad hoc sul tema, consigliando di “rivedere il decreto flussi, che nel 2024 è stato un fallimento, e istituire il reato di omicidio sul lavoro per casi come quello di Satnam, dove le responsabilità di datori di lavoro senza scrupoli sono evidenti“. I pentastellati hanno poi lanciato un appello al governo, chiedendo come “spendere i 200 milioni di euro previsti dal Pnrr per il superamento dei ghetti degli immigrati, visto che finora sono rimasti inutilizzati“.
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