Business Forum Italia-Libia: Meloni attesa oggi a Tripoli

L'importante incontro finalizzato al rafforzamento della cooperazione tra l'Italia e la Libia, vedrà la presenza di diversi rappresentanti del governo italiano e di oltre 150 aziende del nostro paese

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La presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni sarà oggi a Tripoli in Libia per partecipare alla 30esima edizione del Business Forum Italia-Libia, che durerà fino a domani. L’obiettivo è rafforzare la cooperazione strategica tra i due Paesi, col focus sui settori dell’energia, della pesca, dell’agroalimentare, della sanità e delle infrastrutture. Per la premier è la quarta visita in Libia in 2 anni di governo.

I partecipanti al Business Forum Italia-Libia

Il Forum avrà luogo presso il Centro Espositivo Internazionale di Tripoli e vedrà la partecipazione di numerosi ospiti. Oltre la premier ci saranno diversi rappresentanti del governo italiano, tra cui il ministro per l’Impresa e il Made in Italy Adolfo Urso.

Si stima ci saranno oltre 150 aziende italiane, che avranno l’obiettivo di consolidare e ampliare le partnership economiche. In particolare saranno presenti Unioncamere, Confindustria Assafrica & Mediterraneo, Ice e la Camera di Commercio Italo-Libica, impegnate nella promozione delle imprese italiane all’estero. Per il settore finanziario ci saranno Sace e Simest, che porteranno soluzioni di supporto e assicurazione per gli scambi commerciali tra i due Paesi.

Il settore delle costruzioni e delle infrastrutture sarà rappresentato da aziende come Todini, Mdm Costruzioni, Renco, Btp Infrastrutture, Calpeda e Salcef Group, specializzate nella realizzazione di grandi opere. Tra queste ci sarà il consorzio Aeneas, che ha un contratto per la ristrutturazione dell’aeroporto internazionale di Tripoli. Ma la Libia ha bloccato i lavori, quindi dal forum ci si aspetta che venga trovato un compromesso per mandare avanti il progetto, considerato strategico per il rilancio del Paese nordafricano.

Gli obiettivi

Il Forum è stato creato con l’obiettivo di offrire buone opportunità economiche e commerciali al settore privato libico attraverso la creazione di partenariati e cooperazioni con l’Italia. Per favorire “un ulteriore sviluppo delle relazioni economiche”, verrà firmato un Memorandum of understanding tra le Camere di commercio di Italia e Libia, rappresentate da Unioncamere e General libyan union of chambers of commerce, industry and agriculture. Unioncamere ricorda come l’Italia anche nei primi sei mesi del 2024 abbia confermato il suo ruolo di principale partner commerciale della Libia, primo paese di destinazione dell’export libico e terzo fornitore, con una quota di mercato prossima al 12%, in aumento sul 2023.

La parola d’ordine è cooperazione per promuovere lo sviluppo delle piccole e medie imprese attraverso lo scambio di informazioni e delegazioni imprenditoriali; la diffusione di competenze tecniche, know-how e opportunità di formazione; lo sviluppo di progetti e di iniziative comuni”. Questa collaborazione prevederà un programma di partnership e capacity building, con “attività di formazione, training e diffusione di best practice”. Il focus sarà su quattro aree principali: la prima sarà dedicata al settore energetico e minerario, la seconda allo sviluppo e alle infrastrutture, la terza alla salute e alla farmaceutica e la quarta alla pesca e all’agricoltura.

Le parole del ministro libico

Il Ministro di Stato per gli Affari di Gabinetto del governo libico Adel Jumaa ha dichiarato che l’incontro rappresenta per Tripoli una “nuova e solida tappa verso una cooperazione strategica” con l’Italia e di augurarsi che renderà più forte la cooperazione tra i due paesi. Ci si aspetta che verranno firmati “diversi protocolli d’intesa nei settori trattati, sia a livello pubblico che privato”.

La speranza di Jumaa è che l’incontro rappresenti “una pietra angolare per rafforzare la cooperazione tra le due parti in settori quali l’estrazione mineraria, le infrastrutture, le industrie manifatturiere e i servizi in generale“. L’obiettivo è promuovere una “comunicazione più diretta e una maggiore comprensione tra le comunità imprenditoriali dei due paesi”.

Infine ha espresso l’auspicio che il Business forum possa favorire ulteriormente “gemellaggi tra le università, progetti di ricerca e l’invio di nuovi studenti libici in Italia”. Soprattutto in ambiti come l’archeologia, dato che per lui “l’esperienza italiana è fondamentale per la valorizzazione del patrimonio culturale” della Libia.

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