Le parole del leader di Forza Italia suscitano le reazioni della politica. Pd: “Inquietante, Meloni che dice?”. Poi la marcia indietro di FI: “Mai stato in dubbio sostegno all’Ucraina”
“Zelensky? Bastava non attaccasse il Donbass”. E’ bufera sulle parole di Silvio Berlusconi, che ieri ha parlato con i giornalisti dopo aver votato a Milano per le elezioni regionali. Berlusconi ha risposto a una domanda dei cronisti sul recente incontro tra la premier Meloni e il leader ucraino.
Le parole contestate
“A parlare con Zelensky – ha spiegato Berlusconi – se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”.
Le reazioni: Calenda e il Pd
Parole che hanno subito suscitato le reazioni delle opposizioni. Il primo a twittare è Carlo Calenda, leader di Azione. “Berlusconi ricomincia con i suoi vaneggiamenti putiniani, in totale contrasto con Ue, il governo di cui fa parte e il ministro degli Esteri che è anche espressione del suo partito. Pessimo”. Sempre per Azione arriva anche la presa di posizione del vicesegretario Mariastella Gelmini. “Le incredibili dichiarazioni di Berlusconi sul presidente ucraino Zelensky – trasformato in un aggressore – richiederebbero una presa di distanza immediata del governo italiano. Berlusconi è infatti il leader di un partito che sostiene l’esecutivo ed esprime un vicepremier che è anche ministro degli Esteri. Mi chiedo anche fino a quando proseguirà il silenzio del Partito popolare europeo su quella che oramai non si può più definire una ambiguità di Forza Italia, ma – dopo le parole di oggi – un chiaro sostegno a Putin e alla invasione di un Paese sovrano”. Poi il Partito Democratico, con la presidente dei senatori Simona Malpezzi. “Giorgia Meloni è d’accordo con le parole inquietanti pronunciate da Berlusconi sulla guerra in Ucraina? Oggi di fatto si è schierato ufficialmente con la Russia di Putin. Con questi alleati di governo la premier non si lamenti di come viene trattata in Ue”.
In serata la retromarcia del partito
In serata poi arriva la retromarcia di Forza Italia, tramite una nota. “Il sostegno del presidente Berlusconi in favore dell’Ucraina non è mai stato in dubbio. Ha solo espresso la sua preoccupazione per evitare la prosecuzione di un massacro e una conseguente grave escalation della guerra, senza venire mai meno all’adesione di FI alla maggioranza di governo, alla posizione della Nato, dell’Europa e degli Usa. Berlusconi non ha mai nominato Putin, dal quale ha più volte sottolineato di essere rimasto deluso, ha solo spiegato che nessuno è esente da responsabilità”.