Brunetta nella Giornata della legalità: “Nel ricordo di Falcone per azioni concrete contro la criminalità”

Per il Presidente del Cnel, la Giornata mondiale della legalità rappresenta una ricorrenza che va oltre la riflessione e il ricordo, bensì per Brunetta si delinea come un'occasione per poter attuare una serie di azioni concrete finalizzate al rafforzamento dei principi di giustizia e trasparenza, "elementi chiave per la tenuta sociale del Paese"

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Come favorire la cultura della legalità con azioni concrete? Questa è una delle sfide principali che il Cnel (Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro) si impegna ad affrontare quotidianamente. Il Presidente, Renato Brunetta, spiega come nella consapevolezza della centralità e dell’importanza di questo tema, il Consiglio abbia deciso di prendere in mano la questione snocciolandola nel programma della XI Consiliatura e istituendo il Forum Imprese e Legalità, ovvero, uno spazio “operativo e di confronto” orientato alla “gestione virtuosa dei beni confiscati alle mafie“.

In occasione della Giornata nazionale della legalità, ricorrenza nazionale a commemorare le vittime di tutte le mafie, nel ricordo della Strage di Capaci avvenuta il 23 maggio 1992, in cui morirono il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie, Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, il Presidente del Cnel lancia un appello anche alle istituzioni che “hanno il dovere di essere in prima linea nella promozione della cultura della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata“.

Una ricorrenza, difatti, che, oltre ad essere un momento di riflessione e ricordo, per Brunetta rappresenta un’occasione per poter attuare una serie di azioni concrete finalizzate al rafforzamento dei principi di giustizia e trasparenza, “elementi chiave per la tenuta sociale del Paese“.

Brunetta: “Costruire un’economia fondata su legalità e responsabilità sociale”

In tal senso, punto cardine del Forum in corso in questi giorni, è la definizione di una proposta di revisione normativa del Dlgs 159/2011, ossia del Codice Antimafia, che Cnel intende formula ed avanzare, con il supporto di tecnici espressi dalle parti sociali, quindi da sindacati e associazioni imprenditoriali e del terzo settore, cioè gli enti privati, distinti dallo Stato e dalle imprese for profit, orientati a fornire servizi e a promuovere iniziative che vanno a beneficio della collettività.

I lavori in fase di completamento sulla proposta, come spiegato da Brunetta, farebbero seguito ad una approfondita istruttoria e al “quaderno di studi presentato nel corso di una iniziativa pubblica svolta il 7 aprile“. E, avendo il Cnel iniziativa legislativa e potendo contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale, tale proposta sarà sottoposta all’esame dell’assemblea del Consiglio.

In sostanza, il Forum si articola nella promozione di modelli di sviluppo etico e sostenibile, “attraverso – spiega il Presidente Brunetta – il dialogo tra istituzioni, imprese e associazioni“. Contribuendo, quindi, alla costruzione di un’economia che possa essere fondata su principi di legalità e responsabilità sociale. In questo senso, con la partecipazione della società civile e dei corpi intermedi si favorisce la partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese nella tutela del bene comune.

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