La senatrice del PD: «C’è un Ddl fermo in Commissione, convertirlo in legge per evitare che questi reati vengano minimizzati». Poi attacca Meloni e Salvini: «Meno allusioni più fatti, votassero la legge»
La senatrice del Pd nonché presidente della Commissione d’Inchiesta sul Femminicidio, Valeria Valente, in un’intervista al sito online Vita.it, si è espressa in merito ai recenti casi di violenza sulle donne e molestie.
Valente ha spiegato: «C’è un disegno di legge per istituire il reato di molestie sessuali che è fermo nelle commissioni di Giustizia e Lavoro al Senato. Dovrebbe passare per aumentare il quadro degli strumenti in opposizione alla violenza maschile».
Commentando gli eventi di Peschiera del Garda, che tanto scalpore hanno creato, ha chiarito: «Un caso come quello del treno da Peschiera a Milano o rientra nel resto di violenza sessuale o rischia di rimanere un fatto quasi irrilevante per l’ordinamento penale. Il disegno di legge da me firmato afferma che il reato di molestie sessuali possa essere punito con una reclusione dai due ai quattro anni».
La senatrice Valente ha ricordato: «Il Ddl è fermo nelle Commissioni di Giustizia e Lavoro del Senato, era stato anche calendarizzato ma all’ultimo non si è trovato l’accordo per convertirlo in legge». In conclusione una frecciatina a Salvini e Meloni: «Di fronte alle loro allusioni razziste chiedo serietà, votassero la legge e facessero i fatti».