È la notizia del momento la vicenda che coinvolge il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, presidente della Fashion Week Milano Moda, che sta creando polemiche su polemiche. L’imprenditrice ha rilasciato un’intervista al giornale La Stampa in cui ha fatto delle rivelazioni contrastanti rispetto a quelle del ministro della cultura.
Per il ministro della Cultura il futuro si fa sempre più in bilico e si parla anche di un’eventuale dimissione. Mentre il verde Angelo Bonelli ha presentato persino un esposto alla Procura della Repubblica di Roma (con allegati articoli di stampa, mail e screenshot dei social di Boccia) e suoi possibili risvolti giudiziari, con l’ipotesi di peculato.
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Comunque per la presidente Meloni Sangiuliano può restare tranquillo al suo posto a meno che non venga provato che Boccia abbia avuto accesso a documenti riservati, in particolare sul G7 cultura, e che per lei non siano stati spesi soldi pubblici. Se non ci dovessero essere prove credibili si tratta solo di gossip e non inciderà sul governo. Nel caso contrario l’addio sarebbe immediato.
Intervista a Boccia
Nell’intervista Boccia ha dichiarato che il ministro della Cultura è “sotto ricatto, ci sono alcune persone che lo ricattano per delle agevolazioni che hanno avuto”. Su Instagram ha attaccato i poteri forti dicendo che “oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo”. Difende la sua “dignità” di donna e si lamenta di essere stata “ingannata. Ma non permetterò che la mia storia venga strumentalizzata dal cinismo, dall’arroganza e dal capriccio di un potere tirannico”.
Nell’intervista ha anche risposto alle dichiarazioni del ministro Sangiuliano contestandole e smentendole. Boccia dice innanzitutto che le trasferte erano pagate dal ministero, al contrario di come aveva dichiarato lui in tv: “Ho sempre saputo che pagava il ministero come possono sottolineare ed evidenziare le mail che ho ricevuto dal capo segreteria”. Poi quello fatto con lui a Pompei “era un sopralluogo per il G7” e non una trasferta, tanto che “il ministro ha approfittato per verificare alcuni scavi”.
Inoltre confessa che la mail del direttore del parco di Pompei conteneva informazioni sui percorsi dei ministri ed era stato Sangiuliano in persona a dire a Zuchtriegel di inviare il documento anche a lei: “La mail è stata pubblicata dalla Dagospia e non da me. Il direttore del parco l’ha inviata sotto espressa comunicazione del ministro. Infatti il direttore non penso abbia frainteso proprio nulla perché c’erano tanti i testimoni, il ministro è stato molto chiaro a sottolineare che doveva recapitarla anche a me in email. E c’erano i due percorsi, l’alternativa dei due percorsi che gli altri ministri che partecipano al G7 avrebbero dovuto fare e tutte le informazioni relative all’organizzazione”.
Il caso
Il caso è esploso a seguito di alcune indiscrezioni che indicavano la partecipazione di Boccia a sopralluoghi e riunioni preliminari del G7 Cultura, nonostante non avesse un incarico ufficiale. Queste presenze sono state confermate anche da una mail trapelata dal Parco Archeologico di Pompei, in cui Boccia risultava tra i destinatari insieme a funzionari ministeriali.
La preparazione del G7, un evento di rilievo internazionale che è in programma per il 19-20-21 settembre, è in questo momento caratterizzata da dubbi e controversie che rischiano di minare la credibilità dell’organizzazione. Tuttavia, nonostante le tempeste mediatiche, il governo sembra deciso a portare avanti il vertice.
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