Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e leader di Alternativa popolare, è pronto per il grande salto. Le elezioni regionali in Umbria potrebbero infatti trasformarsi nel trampolino di lancio del partito, che inizialmente correva da solo ma che ora si è attestato tra gli alleati a sostegno del centrodestra, per dimostrare che anche quelle minuscole percentuali possono rivelarsi significative. Bandecchi, poi, sogna in grande e, a poco meno di una settimana dall’elezione di Donald Trump, sembra pronto ad assumere una personalità ancora più scoppiettante ed ovviamente imprevedibile: “Io come lui, me ne frego del giudizio degli altri, in questo senso sono il Trump italiano“.
“Mi sono rotto i coglioni di questa gente! Sono degli ipocriti” ha tuonato il primo cittadino ternano in un’intervista a La Verità, rispondendo ad una domanda sulle sue reazioni spesso poco riflettute. “Se uno fa una cosa sbagliata, va messo sulla retta via” ha poi continuano Bandecchi, sottolineando che la maggior parte delle sue azioni e delle sue frasi ad effetto, spesso piuttosto controverse, nascono per “svelare la solita ipocrisia“. Questo perché il leader di Alternativa popolare è convinto che gli amanti del politicamente corretto “si preoccupano dell’apparenza ma non fanno niente per sfamare il popolo” mentre a lui “piace fare“.
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Così il partito di Bandecchi si appresta alla prossima sfida, convinto di poter sfruttare l’interesse del territorio e soprattutto i voti che potrebbero giungere dalla città di Perugia. Il sindaco di Terni è fiducioso e ci tiene a sottolineare che l’obiettivo di Alternativa popolare sarebbe quello di raggiungere il 2,5% dei consensi. Si tratterebbe di un risultato ottimale, soprattutto se si tiene in considerazione lo 0,28% delle Europee e lo 0,4% delle regionali liguri. Il primo cittadino, però, non mostra particolari preoccupazioni ma preferisce ricordare che “sono le piccole percentuali a fare la differenza“.
Bandecchi: “In Umbria sarò decisivo“
Il sindaco di Terni è convinto che la sua presenza in coalizione possa rivelarsi decisiva per la vittoria del centrodestra. “Qui si vince per un punto e noi potremmo fare la differenza, in un’elezione che veniva data per persa fino a qualche mese fa” ha infatti dichiarato Bandecchi, sottolineando che questa ultima settimana di campagna elettorale sarà realmente decisiva per la Regione. Incalzato sui motivi che lo avrebbero spinto a ritirare la sua candidatura indipendente, il primo cittadino ha dichiarato che il motivo risiederebbe nei programmi del “Pd estremista e ambientalista“.
Bandecchi definisce i Verdi, la sinistra e i 5 Stelle come “gente pericolosissima“, poiché la loro agenda di governo in Liguria prevede solamente dei divieti, in nome dell’ecologia e della salvaguardia del pianeta. Così, “niente inquinamento, niente macchine, niente acciaierie, niente nucleare” e di conseguenza Bandecchi avrebbe deciso di appoggiare la coalizione del centrodestra, convinto che Alternativa popolare possa portare quelle percentuali di consenso che potrebbero garantire la sconfitta del centrosinistra.
“Per queste regionali stiamo lavorando pancia a terra, casa per casa, voto su voto” ha continuato il sindaco di Terni, sostenendo che l’Italia deve ricominciare a rinascere proprio dall’Umbria e proprio dal programma che il centrodestra è intenzionato ad attuare sul territorio. Bandecchi, poi, decide di concludere il suo discorso con una speranza, un sogno lontano ma comunque perseguito: “Adesso servo umilmente Giorgia Meloni. Ma in futuro, non potrei essere io il Presidente del Consiglio?“.
Bandecchi: “Non ho mai evaso un centesimo“
Oltre alle Regionali umbre, Bandecchi ha affrontato anche il tema meno piacevole dell’indagine sull’evasione dei 20milioni relativi alla Università Telematica Niccolò Cusano, sostenendo la sua estraneità a tutte le accuse. “Non ho mai evaso un centesimo in vita mia” ha infatti dichiarato il sindaco, per poi sottolineare che al momento sta lavorando per “venire fuori da questo impiccio” e che “se fossi stato colpevole, sarei già stato messo in galera. Invece, sono ancora qua“.
Continuando a parlare dell’Università, Bandecchi ha dichiarato di aver finanziato vari partiti italiani, “tutti, da Forza Italia ai Cinque Stelle“, per un totale di due milioni di euro e ha voluto sottolineare che avrebbe potuto procedere con cifre più alte “se non ci fossero stati limiti alla donazioni“. Bandecchi ha infatti spiegato che dal suo punto di vista se si crede in un partito allora bisogna anche aiutarli economicamente, se si ha la possibilità. Interrogato sul suo pensiero sul Movimento 5 Stelle ha poi aggiunto: “In un certo momento storico ho creduto in loro, poi hanno perso la loro natura. Io e Beppe Grillo abbiamo in comune una cosa, ovvero mandiamo a fare in culo tutti“.
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