La lotta delle opposizioni contro l’Autonomia differenziata prosegue, insieme al progetto di un referendum che possa portare all’abrogazione della legge definita “spacca Italia“. Oggi a Perugia e Civitavecchia il Pd e il M5S si sono organizzati per dare inizio alla raccolta firme per il quesito referendario. Una movimentazione locale necessaria a dare la giusta importanza ad una lotta che ormai ha preso piede da mesi. “L’autonomia differenziata fatta dal governo Meloni spacca in due il Paese, aumenta le disuguaglianze che Sud e aree interne hanno già pagato troppo, ma è una riforma insensata anche per il Nord” ha dichiarato la segretaria del Pd.
Elly Schlein era presente questa mattina a Perugia, insieme alla nuova sindaca Vittoria Ferdinandi, per apporre la sua firma per il referendum. Il volto dei democratici ha dichiarato: “È bellissimo partire da Perugia, farlo in mezzo a tante persone che sono già accorse questa mattina per firmare contro una riforma sbagliata“. Il leader del M5S Giuseppe Conte si trovava invece a Civitavecchia, assieme ai pentastellati Colucci e Maiorino, dove ha effettuato il volontario ai banchetti per la raccolta firme.
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Angelo Bonelli di Avs ha partecipato alla mobilitazione, con un post sui suoi profili ufficiali sui social, dove ha scritto: “Oggi inizia la raccolta firme per il referendum contro lo spacca-Italia, contro coloro i quali vogliono portare a brandelli l’unità di questo Paese, mi riferisco al mercimonio di Salvini e Meloni, l’autonomia in cambio del premierato. Noi vogliamo difendere la sanità pubblica, l’istruzione, vogliamo impedire che ci siano differenze economiche e sociali tra nord e Sud“.
Schlein: “La riforma del governo Meloni aumenta le disuguaglianze“
Dal banchetto per la raccolta firma a Perugia, la segretaria del Pd ha tuonato contro la riforma dell’Autonomia differenziata, voluta e portata avanti dalla maggioranza del governo Meloni, che dal suo punto di vista “aumenta le diseguaglianze che il sud e le aree interne hanno già pagato troppo” e che allo stesso tempo “è una riforma insensata anche il per il nord perché rischia di frammentare venti politiche energetiche diverse, quando ce ne vorrebbe solo una europea per abbassare le bollette alle imprese e alle famiglie“.
Schlein ha inoltre dichiarato che l’Autonomia “vuol dire una cosa chiara“, ovvero significa “limitare l’accesso alla salute, alla sanità pubblica, al trasporto pubblico locale, alla scuola pubblica, ai cittadini e alle cittadine a seconda di dove nascono“. Schlein si è quindi opposta alla creazione di “cittadini di serie A e di serie B” perché la qualità servizi va garantita a tutte e a tutti, come recita la Carta costituzionale italiana: “C’è un principio fondamentale che è quello della unità nazionale che noi vogliamo difendere“.
Al momento della firma di Elly Schlein, i presenti si sono espressi con un applauso e qualcuno ha urlato “Viva l’Italia unita” a cui la segretaria ha risposto con un “Viva l’Italia unita antifascista“. Schlein ha dichiarato che con questa iniziativa ha intenzione di spiegare ai cittadini cosa significa veramente l’Autonomia differenziata e quali sono i cortocircuito del governo che vuole “aumentare gli ostacoli già presenti nel Paese“. Il volto dei democratici ha poi aggiunto: “C’è un paese che ha bisogno di essere ricucito nelle sue fratture e nelle sue diseguaglianze“.
La risposta di Salvini ai dubbi sull’Autonomia differenziata
Mentre il segretario della Cgil Maurizio Landini, tra i firmatari per il referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata, ha dichiarato che “questa legge non è ciò di cui ha bisogno il Paese“, il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha continuato a portare avanti la retorica per cui la riforma dell’Autonomia sarà un valore aggiunto per il Paese. “Stiamo studiando iniziative interessanti per semplificare la vita dei cittadini, mi limito a dire che ci sarà un miglioramento della qualità dei servizi” ha infatti dichiarato il ministro, intervistato dai giornali del gruppo Nem.
Salvini ha sostenuto che è giunto il momento di “passare dalle parole ai fatti“, per permettere al Paese di compiere un passo in avanti e migliorarsi. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha dichiarato che vi saranno modifiche migliorative nel campo produttivo, in cui “con costi minori e maggiore velocità si potranno ricevere risposte rapide“, così come nel settore ambientale, dove “piccole e medie imprese avranno interlocutori riconoscibili“.
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