Nella giornata di oggi la legge sulla riforma dell’autonomia differenziata è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, a seguito della promulgazione del Presidente della Repubblica giunta a soli sei giorni dall’approvazione definitiva ottenuta dalla Camera. Il dibattito sulla riforma, però, non si è ancora azzerato, come dimostra il tavolo aperto dalle opposizioni per discutere dell’organizzazione di un referendum abrogativo. “Oggi +Europa ha partecipato al tavolo delle opposizioni, dei sindacati e delle associazioni per costruire l’ipotesi referendaria contro l’autonomia” ha infatti dichiarato il segretario di +Europa Riccardo Magi.
Anche il Movimento 5 Stelle, ha fatto sapere di aver partecipato alla riunione insieme alle altre forze politiche di opposizione, alle organizzazioni confederali CGIL e UIL e alle principali realtà associative del Paese, al fine di “affrontare gli adempimenti necessari a depositare in Corte di cassazione il quesito abrogativo della legge Calderoli e avviare quanto prima la campagna referendaria“.
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Il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha invece annunciato la sua volontà di “dar vita ad un gruppo di lavoro sull’Autonomia differenziata con i nostri presidenti di Regione, i nostri capigruppo di Camera e Senato e in Parlamento europeo i vice segretari del partito e il ministro Maria Elisabetta Casellati, per verificare mese per mese come procede l’applicazione della legge“. Questo gruppo di lavoro avrà il compito nello specifico di valutare il lavoro che verrà effettuato sui Livelli essenziali delle prestazioni e per fare in modo che “le storture vengano modificate“.
Autonomia, Calderoli: “Ci avviciniamo ad un momento storico per l’Italia“
Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, ha annunciato con orgoglio la pubblicazione in gazzetta ufficiale della riforma che porta la sua firma, sostenendo che questa pubblicazione è giunta “con anticipo rispetto al tempo massimo previsto“. Secondo Calderoli questo avvenimento avvicina l’Italia “ad un momento storico“, poiché grazie ad essa sarà possibile “rinnovare il Paese nel segno della responsabilità e della trasparenza, riducendo i divari e garantendo servizi essenziali ai cittadini su tutto il territorio nazionale“. Il ministro ha poi aggiunto che il governo Meloni è pronto ad assistere le Regioni “desiderose di intraprendere questa sfida ambiziosa” per affiancarle in una sfida che il Paese può vincere.
La proposta referendaria delle opposizioni
La battaglia del centrosinistra contro la legge sull’autonomia differenziata prosegue senza tregua. Questa mattina Il Pd, il M5S, +Europa e Avs si sono riuniti insieme a vari sindacati e associazioni per discutere su come agire nelle prossime settimane e presumibilmente anche nei prossimi mesi. “Si sta lavorando alla costituzione di un comitato promotore il più ampio e trasversale possibile, cui far partecipare tutte le forze, le associazioni e le personalità che condividono l’obbiettivo di fermare un’Autonomia Differenziata” hanno dichiarato infatti i pentastellati, sostenendo che la riforma Calderoli minaccia di aumentare i divari territoriali, le prospettive di crescita e la coesione sociale del Paese.
“Vogliamo fermare una pessima riforma che creerà ancora più disuguaglianze territoriali, e che mette anche in difficoltà famiglie e imprese creando 20 diverse realtà con leggi e norme diverse” ha dichiarato invece Alessandro Alfieri, responsabile riforme del Pd, sostenendo che ad oggi l’obiettivo è quello di “coinvolgere il numero più largo di associazioni in questa battaglia“.
Molto più duro Riccardo Magi, segretario di +Europa, che invece ha diretto le sue parole proprio al governo Meloni, secondo lui colpevole di rallentare la creazione di una piattaforma per il foto online sulla riforma. “Abbiamo ribadito la necessità che il governo attivi con urgenza la piattaforma per la raccolta di firme online che ormai attende da due anni, come previsto dalla legge” ha dichiarato il segretario di +Europa, per poi rivolgersi direttamente a Meloni, Nordio e Mantovano: “Attivino la piattaforma ed escano dall’illegalità“.
Una voce contraria a quanto organizzato dalle opposizioni è quella del portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi, che ha sostenuto che il testo della riforma è stato sostanzialmente modificato dal partito di Antonio Tajani, che ha introdotto il tema dei Lep e spiegando come oggi questi siano differenziati tra le Regioni del Nord e del Sud Italia. “L’autonomia differenziata si può fare solo dopo avere assicurato uguali livelli essenziali in tutto il Paese. Se questo non si farà, non si potrà procedere con l’autonomia” ha dichiarato il portavoce, per poi aggiungere che la sinistra “mente, sapendo di mentire” poiché questo intervento ha cambiato radicalmente l’autonomia differenziata.
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