Due auto esplose e ora la paura che un nuovo attacco possa verificarsi all’improvviso. Sigfrido Ranucci è stato vittima di quello che sembrerebbe un vero e proprio attentato e ora si riflette sul suo futuro. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è quindi intervenuto per cercare di chiarire un quadro piuttosto confuso e soprattutto per rassicurare sulle condizioni del giornalista.
“Ho dato mandato di rafforzare al massimo ogni misura a sua protezione“, ha assicurato il titolare del Viminale, specificando che le forze dell’ordine si impegneranno al massimo delle loro possibilità per assicurare gli autori del fatto alla giustizia in tempi brevi. Piantedosi non ha poi evitato di commentare quanto accaduto, spiegando di essere convinto che si sia trattato di “un gesto vigliacco e gravissimo che rappresenta un attacco non solo alla persona, ma alla libertà di stampa e ai valori fondamentali della nostra democrazia“.
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A preoccupare, infatti, è stata la brutalità dell’attacco. Come sottolineato dallo stesso Ranucci, nei suoi confronti si è verificato un “salto di qualità“. Se fino ad oggi si trattava solamente di minacce e di messaggi minatori giunti alla redazione di report, ieri la famiglia del conduttore ha percepito il pericolo più vicino che mai. Il giornalista ha più volte ricordato che in quello stesso punto in cui si è verificata la deflagrazione, era passata solo 20 minuti prima sua figlia.
L’attacco avrebbe quindi potuto provocare vittime. Secondo le ultime indagini, sembra che l’ordigno sia stato lasciato tra due vasi esterni, probabilmente con la miccia accesa. Quindi, l’esplosione non sarebbe stata comandata a distanza, né attivata attraverso un timer. Il giornalista questa mattina ha presentato denuncia presso gli uffici della Compagnia Carabinieri Trionfale di via Teulada. Al momento, le forze dell’ordine sono al lavoro per comprendere se le telecamere di sicurezza della zona possano aver ripreso qualche dettaglio fondamentale per la vicenda.
Inoltre, a far riflettere c’è la concomitanza dell’attentato con l’annuncio, nei giorni scorsi, dei temi che la trasmissione Report affronterà quest’anno. Proprio sui suoi canali social, Ranucci aveva annunciato che la nuova stagione del programma avrebbe avuto inizio il 26 ottobre. “Sarà il solito Report, parleremo di come girano le cose“, aveva dichiarato, annunciando che vi sarebbero stati approfondimenti sul tema delle banche e della sanitò.
Inoltre, si parlerà dei finanziamenti che dagli Usa giungono nel nostro Paese e dei finanziamenti del ministero della Cultura. “Vedremo anche come e da chi sono stati usati i soldi di Banca Progetto che secondo i magistrati sono finiti anche nelle mani della ‘ndrangheta“, aveva poi aggiunto, specificando che saranno analizzati anche i rapporti tra questa cosca mafiosa e l’estrema destra. “Parleremo del ruolo di Matteo Messina Denaro a Verona e della battaglia che si sta consumando alle spalle della Commissione Antimafia“, aveva anche aggiunto.
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