Atreju, le donne svalicano la “cultura del piagnisteo”

La manifestazione di Fratelli d'Italia può vantare quella che è stata un'amplia partecipazione di donne provenienti da svariati mondi professionali con alle spalle differenti storie personali. Un contribuito cha ha arricchito la kermesse sotto ogni aspetto trasmettendo il valore della parità

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All’edizione 2024 di Atreju le donne hanno conquistato la scena durante i numerosi interventi che hanno dato vita alla manifestazione di Fratelli d’Italia che si concluderà domani vedendo salire sul palco della “Sala Cristoforo Colombo” il Presidente del Consiglio e leader di FdI, Giorgia Meloni.

Il contributo delle donne, protagoniste della kermesse, ha permesso di creare un’atmosfera equilibrata e rispettosa, nel segno della parità nel vero valore della parola. Dalla Premier e sua sorella Arianna Meloni alle ministre di centrodestra, sfumando tra deputate e senatrici, giornaliste ed artiste dello spettacolo. Tra i temi che sono stati affrontanti e discussi emerge “Il bullismo visto dalle donne” introdotto dalla produttrice cinematografica Tiziana Rocca e che si è sviluppato con svariati interventi provenienti da diversi mondi professionali.

Infatti, al dibattito hanno partecipato l’attrice e produttrice cinematografica, Maria Grazia Cucinotta, la schermitrice e campionessa olimpica, Elisa Di Francisca, la conduttrice Anna Falchi, l’attrice Martina Stella, la cantautrice e conduttrice radiofonica Nina Zilli e l’attrice Sara Ciocca. A introdurre i lavori la produttrice cinematografica Tiziana Rocca.

Rompere il soffitto – La via italiana per una vera parità di genere contro la violenza” è l’altro panel discusso da un parterre interamente al femminile. Introdotto dalla senatrice FdI e responsabile del dipartimento Pari opportunità, Ester Mieli, e moderato dalla giornalista Safiria Leccese, il dibattito anche in questo caso ha visto protagoniste, donne provenienti da storie professionali e personali del tutto differenti tra loro, nonché provenienti da realtà politiche anche opposte.

Iniziando dal sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa, Isabella Rauti, passando per Anna Paola Concia, ex deputata del Pd e attivista Lgbt, arrivando ad Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica di FdI e continuando con il magistrato Annalisa Imparato, l’attrice Claudia Gerini, la giornalista ed ex ministro Nunzia De Girolamo e la giornalista Sara Manfuso.

Un dibattito che è stato segnato dalla volontà di queste donne di trasmettere il vero significato della “cultura del merito“, che, come affermato da Arianna Meloni, dovrebbe prevalere sulla “cultura del piagnisteo“. Da qui, si è voluto declinare il discorso definendo la parità in uguali opportunità per tutti, “indipendentemente da genere o condizioni sociali, per valorizzare il talento di ciascuno“. Per riuscire a raggiungere tale obiettivo, “serve un impegno concreto – continua la sorella della Premier – contro la violenza di genere, una piaga culturale e sociale che possiamo affrontare insieme“.

In occasione della Festa di Atreju, sono state anche premiate due donne che nel loro ambiente sono riuscite a fare la differenza, si tratta dell’atleta olimpica afghana Kimia Yousofi e di Olivia Maurel, attivista contro l’utero in affitto nata da maternità surrogata.

Inoltre, tra i vari dibattiti che hanno scandito il programma della kermesse, non sono mancati poi gli interventi delle ministre del governo Meloni, come ad esempio Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia e le Pari opportunità, Elisabetta Casellati, ministro delle Riforme che è intervenuta in merito a Premierato e autonomia. A prendere la parola sono state anche il ministro del Lavoro, Elvira Calderone e la titolare del Turismo, Daniela Santanché.

Ad arricchire ancora i vari parterre, tra gli invitati si contano diversi parlamentari come Chiara Colosimo, deputata FdI e presidente della Commissione Antimafia e la senatrice del Movimento 5 Stelle Alessandra Maiorino. Tra le sottosegretarie del Governo hanno partecipato Lucia Albano dell’Economia, Wanda Ferro dell’Interno, dell’Istruzione Paola Frassinetti e per Imprese e Made in Italy, Fausta Bergamotto.

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