La leader di Fratelli d’Italia di slancio alla Direzione nazionale dopo l’accordo con il centrodestra: «Saremo affidabili ai tavoli internazionali, sosteniamo la battaglia del popolo ucraino»
Atlantismo e un grande partito conservatore. Affidabile ai tavoli internazionali e al fianco del popolo ucraino. Giorgia Meloni inizia a ragionare da premier, dopo l’accordo siglato con gli altri leader del centrodestra. La candidatura a capo del Governo sembra ormai cosa fatta, visto che sarà il partito che prenderà più voti a indicare il nome al presidente Sergio Mattarella. E i sondaggi danno Fratelli d’Italia sopra il 20 per cento, distante da Lega e Forza Italia. I diciotto mesi di opposizione al governo Draghi ora danno i frutti sperati dall’esponente Fdi.
E alla Direzione nazionale del partito, convocata il giorno dopo l’accordo con Berlusconi e Salvini, la Meloni ha tracciato la linea che ha in mente per il suo eventuale futuro governo. «L’Italia guidata da Fdi e dal centrodestra – ha spiegato la Meloni – sarà un’Italia affidabile sui tavoli internazionali: sosterremo la nostra posizione atlantista a sostegno all’eroica battaglia del popolo ucraino. L’obiettivo dichiarato resta quello di costruire “un grande partito conservatore».
All’evento presente ovviamente anche Ignazio La Russa, senatore e fondatore del partito. «Sono contento per un motivo semplice, per la faccia delusa che ho visto di molti colleghi della sinistra». «Un passo alla volta, si fa un passo alla volta, intanto si è trovata un’intesa generale poi le delegazioni ragioneranno sui collegi, però il primo passo, il più importante è stato fatto», ha detto Luca Ciriani, capogruppo di Fdi al Senato.