Lo aveva introdotto Draghi nel 2021, l’assegno unico o universale è un beneficio economico per tutte le famiglie che abbiano figli a carico. Ora il governo Meloni lavora ad una sua revisione. Secondo il quotidiano Repubblica, l’esecutivo sta operando per rivedere la misura nella prossima manovra, sottolineando come questa valga circa 20 miliardi e riguardi ogni anno oltre sei milioni di famiglie e 10 milioni di figli. Il piano per l’assegno unico è affidato alla ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella che poi passerà il dossier al ministero dell’Economia.
Assegno unico: il piano del governo
Secondo quanto riporta Repubblica, il governo vorrebbe tagliare l’assegno base da 57 euro a figlio che oggi va alle famiglie che non presentano l’Isee o ne hanno uno troppo alto, sopra i 45mila euro. Ciò per spostare più risorse alle famiglie molto numerose e con disabili. Inoltre, come con il reddito di cittadinanza, dovrebbe cambiare anche il nome. Di fatto, l’assegno pesa sul bilancio dello Stato 20 miliardi strutturali e si rivaluta in base all’inflazione. Quest’anno vale il 5,4% in più dell’anno scorso, da un minimo di 57 euro a un massimo di 200 euro al mese per un minore, con maggiorazioni a figli non autosufficienti o disabili, mamme lavoratrici, figli oltre il secondo. Nel 2022 la spesa è stata di 13 miliardi, mentre l’anno scorso è salita a 18 miliardi. Quest’anno dovrebbe aggirarsi sui 20 miliardi.
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Assegno unico: la reazione dell’opposizione
Immediata la reazione da parte delle forze d’opposizione. Il presidente dei deputati di Italia Viva Davide Faraone afferma: “Altro che attenzione alla famiglia. Il governo Meloni si prepara a smontare l’assegno unico per i figli dimostrando, ancora una volta, di essere interessato solo a fare propaganda“. La senatrice di Italia Viva Raffaella Paita, coordinatrice nazionale del partito attacca: “Il governo è alla canna del gas, è incapace di far ripartire l’economia, non sa dove trovare le risorse necessarie solo a confermare la riduzione del cuneo fiscale e si inventa che l’assegno unico non funziona per poterlo tagliare. Vogliono fare come la 18 app, ma non lo permetteremo, ci batteremo perché ciò non accada”.
Dal Partito democratico, parla il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia: “Vorremmo capire meglio se quella di colpire più deboli e famiglie è la cifra del governo della ‘cristiana’ Meloni“.
Barrelli: “Fake news, solo confronto”
Dopo le critiche, è intervenuto Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, interpellato da Affaritaliani.it: “E’ una fake news smentita anche dal ministro Giorgetti – afferma – Solo da domani con il primo confronto tra i leader della maggioranza di governo si inizierà a parlare della Legge di Bilancio per il 2025 in senso generale e degli impegni nei confronti della Commissione europea. Questa della cancellazione dell’assegno unico appare come una totale fake news“, conclude.
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