L’ex sindaco di Venezia a La Stampa:«L’idea del campo allargato è tramontata. I partiti vanno per conto loro». E sui Cinquestelle: «Politicamente finiti»
«Il governo è debole e si regge sui cocci di pseudo-partiti incapaci di portare avanti posizioni solide. Fanno solo scenette». Queste, fra le altre, le parole forti pronunciate da Massimo Cacciari in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa.
L’ex sindaco di Venezia, commentando la risoluzione di ieri sulle armi, ammette: «Era chiaro che non ci sarebbe stata nessuna crisi e che la risoluzione sulle armi sarebbe passata. Si va avanti con Draghi, ma il governo è ancora più scassato di ieri».
Tuttavia, nonostante le chiare preoccupazioni di Cacciari, questo conferma: «Il governo non cade. I partiti non hanno gli occhi per piangere, figuriamoci se abbandonano questa nave. Però va detto che ieri è andata in frantumi anche l’idea del campo allargato. Calenda, Renzi, Conte e Di Maio vanno per conto loro, ci sono solo macerie e cocci». Un monito a Letta: «Se ne faccia una ragione e lasci stare l’idea degli assemblaggi, i governi non si fanno coi cocci degli altri». Poi sulla prospettiva della Meloni al governo: «Molto furba politicamente ma anche lei deve farsene una ragione: l’Europa non la accetterà mai». Sui Cinquestelle e sulla scissione di Di Maio: «Hanno sancito la loro morte politica. Conte, tra le altre cose, ha fatto solo manfrine per portare avanti una lotta di posizionamento all’interno del suo partito, divorato dalla guerra interna con Di Maio».