La misura che riguarda le persone tra i 18 e i 59 anni . L’ assegno d’inclusione fino a 500 euro per famiglie con minori, disabili e over 60
Si chiamerà Supporto per la formazione e il lavoro la nuova misura che sostituirà il Reddito di cittadinanza per gli adulti che non hanno in famiglia minori, disabili o anziani.
La misura che riguarda le persone tra i 18 e i 59 anni e prevede un’indennità che può arrivare fino a 350 euro in caso di redditi nulli e di partecipazione a iniziative formative o a progetti utili alla collettività, è personale: in sostanza può essere assegnata anche a più persone nella stesso nucleo familiare.
La nuova misura scatta il 1° settembre 2023, una volta esaurita per queste persone la possibilità di avere il Reddito di cittadinanza.
Il decreto legge approvato dal Governo e inviato alla Ragioneria generale dello Stato per la bollinatura prevede invece per le famiglie in situazione di povertà nelle quali ci sono componenti minori, disabili o anziani l’arrivo dal 1° gennaio 2024 dell’Assegno di inclusione con il sostegno economico che può arrivare fino a 500 euro al mese in caso di redditi nulli moltiplicati per la scala di equivalenza fino a un massimo di 2,3 in caso di disabili nel nucleo (quindi fino a 1.150 euro al mese). Oltre a questo è possibile avere un contributo per l’affitto che può arrivare a 3.360 euro all’anno.
Per chiedere l’assegno di inclusione bisognerà avere un Isee non superiore a 9.360 euro e un Reddito inferiore a 6mila euro sempre moltiplicati per la scala di equivalenza. Il primo componente vale uno, i componenti con disabilità 0,5, quelli over 60 o con carichi di cura 0,4 e i minori 0,15 se con meno di due anni e 0,10 se tra i 2 e i 18 anni. Chi chiede il beneficio deve effettuare l’iscrizione presso il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL) e firmare un patto di attivazione digitale.
Sono previsti incentivi contributivi (100% dei contributi previdenziali per un anno nel caso di contratto a tempo indeterminato con un limite di 8mila euro) per i datori di lavoro che assumono persone che fanno parte di famiglie con l’assegno di inclusione. La misura dura 18 mesi e può essere rinnovata per altri periodi di 12 mesi dopo l’interruzione di un mese.
Il Supporto per la formazione e il lavoro dovrebbe riguardare soprattutto le famiglie monocomponenti che finora hanno ricevuto il Reddito o la pensione di cittadinanza (circa 450mila). Se si escludono gli over 60 e i disabili si potrebbe trattare di oltre 300mila persone. Ma la nuova misura riguarderà anche famiglie più numerose nelle quali non ci sono però minori, disabili o anziani dando la possibilità di percepire fino a 1.400 euro nel caso di quattro adulti impegnati in corsi di formazione o progetti di pubblica utilità. Bisognerà avere un Isee non superiore a 6mila euro e il beneficio durerà al massimo 12 mesi senza poter essere rinnovato.
Nel decreto si introducono novità anche sulla sicurezza del lavoro e sui contratti a termine.
I contratti a tempo determinato potranno avere una durata superiore ai 12 mesi, ma non oltre i 24 mesi, nei casi previsti dai contratti collettivi.
In assenza di tali previsioni, nei contratti collettivi aziendali saranno le parti ad individuare le “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva” che danno la possibilità di fare questi contratti ma solo entro il 30 aprile 2024 (e non fino al 31 dicembre 2024 come precedentemente ipotizzato).