A 23 anni dal tragico attentato terroristico che ha colpito le torri gemelle di New York, l’11 settembre 2001, la sofferenza e il dolore degli Usa continua a espandersi nel mondo. Nonostante siano passati più di due decenni, la strage del World Trade Center rimane una ferita aperta e sanguinante per il Paese, con i famigliari delle vittime che continuano a piangere i loro cari, vittime innocenti di una tragedia senza precedenti. Un attacco al cuore del Paese, che ha lasciato sconvolti e terrorizzati e che irrimediabilmente ha cambiato il mondo.
Più controlli sugli aerei, alle frontiere, ai passaporti. Il terrore che il mezzo più sicuro del mondo si trasformi in una bomba ad orologeria pronta a schiantarsi contro edifici pubblici o privati. La paura di andare a lavorare, di prendere la metro, di guardare fuori dalla finestra del proprio ufficio per timore di vedere un aereo in avvicinamento. I giorni, e gli anni, che hanno seguito l’11 settembre 2001 sono stati carichi di domande e soprattutto di terrore. A 23 anni dall’attentato, oltre al dolore, resta la rabbia. La furia di intere famiglie spezzate dalla perdita di un caro, che si è trovato al posto sbagliato al momento sbagliato.
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Come ogni anno, gli ultimi messaggi di amore delle vittime della strage, inviate ai loro cari nel momento in cui è giunta la consapevolezza del proprio destino, continuano a colpire e soprattutto a sensibilizzare. La consapevolezza di essere spacciati, di non avere colpe ma di essere costretti a morire, colpisce con una forza inaudita. Perché potrebbe accadere a chiunque, in qualunque momento.
I messaggi della politica italiana sull’11 settembre
La politica italiana ha deciso di stringersi, come ogni anno, intorno al dolore dei cittadini americani, inviando messaggi di cordoglio e solidarietà, con l’obiettivo di non far dimenticare mai il dolore e la morte che l’attentato dell’11 settembre 2001 ha portato con sé.
“Ci sono giorni che rimarranno per sempre scolpiti nelle nostre menti. Avvenimenti che cambiano per sempre il corso della storia e con essa anche le vite di molti cittadini. L’11 settembre 2001 fu una di queste date” ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, mostrando solidarietà ai parenti delle vittime di quella tragica giornata. “Anche nel loro ricordo prosegue il nostro impegno nella lotta al fondamentalismo islamico e a ogni forma di terrorismo, a difesa dei valori di libertà e democrazia, pilastri della nostra Costituzione e della nostra cultura. Non dimentichiamo” ha aggiunto il premier sui suoi social, inviando un messaggio forte e chiaro agli Stati Uniti.
“Oggi come tutti gli anni, si rinnova il dolore e il nostro deferente pensiero che rivolgiamo alle migliaia di vittime e ai tanti che in quel tragico giorno di 23 anni fa hanno sacrificato la propria vita per salvare quella degli altri” ha dichiarato il presidente del Senato Ignazio La Russa, sottolineando: “Il loro ricordo ci unisce e ci spinge nel comune impegno per la pace e la sicurezza globale“.
Il ministro per la Riforme costituzionali Elisabetta Casellati si è unita al coro di cordoglio, dichiarato che “l’11 settembre ha cambiato il corso della storia” e che “la guerra al terrorismo ha unito le democrazie, ci ha spinto a combattere per i nostri valori e ci ha insegnato l’importanza della cooperazione e del dialogo tra popoli, culture e religioni per vincere sull’odio e sulla violenza“. Anche per questo, Casellati sostiene: “Oggi ricordiamo le vittime innocenti e rinnoviamo la nostra vicinanza agli Stati Uniti e alle sue istituzioni“.
Vicino ai cittadini degli Usa anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana, che ha ricordato come 23 anni fa “la follia del terrorismo colpiva al cuore la libertà dell’Occidente“, per poi aggiungere: “Il mio pensiero commosso va alle vittime e alle loro famiglie, che non hanno più potuto riabbracciare i propri cari. Non dimentichiamo“.
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