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Bannon: “Farò di tutto per tenere Elon Musk fuori dalla Casa Bianca”

Steve Bannon si è schierato dalla parte di Trump nella disputa che lo coinvolge con Musk: secondo lui il patron di Tesla si schiererà con i dem per andare contro il tycoon

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Steve Bannon si è espresso sulla disputa che coinvolge Elon Musk e Donald Trump, e si è schierato dalla parte del tycoon, secondo lui il patron di Tesla è capace di andare con i democratici pur di cercare di vincere le prossime elezioni e mettere il bastone tra le ruote all’attuale presidente americano.

In un’intervista al Corriere della Sera, Bannon ha rivelato come la pensa di questa situazione e non ha avuto ritrosie nel sostenere che farà di tutto per tenere Elon Musk al di fuori della Casa Bianca.

Steve Bannon su Elon Musk: “Non è una persona stabile”

Steve Bannon ha rivelato che era prevedibile questa frattura tra Trump ed Elon Musk, su quest’ultimo ha detto: “Non è una persona stabile. Il presidente lo ha accolto come uno di famiglia, lo ha invitato alle feste di Natale e di Capodanno, ha permesso a suo figlio di correre nello Studio Ovale. Ed Elon gli si è rivoltato contro, perché è un narcisista“.

Secondo lui il futuro dell’imprenditore è nella sinistra, con i democratici: “Penso che sia una reale possibilità, in particolare perché sa che nessuno di destra comprerà le sue auto. La sua scelta sarà di convincere i democratici che è Mr. Climate Change, il signor Cambiamenti climatici, e che Trump vuole bruciare il pianeta e la sinistra lo accetterà. Si prenderanno i soldi, se lo prederanno in tutta la sua follia“.

Steve Bannon: “Musk voleva distruggere Trump”

E sulla possibilità di una telefonata tra i due che potrebbe portare una tregua, Bannon ha spiegato: “Il campo di Musk ha fatto filtrare le notizie di una tregua, di una telefonata: tutte bugie. Questo tizio voleva distruggere il presidente Trump. Lo ha chiamato pedofilo, ha detto che dovrebbe essere messo sotto impeachment, che dovrebbe esserci un terzo partito. La ferocia e l’odio sono evidenti. Perché dovrebbe rispondere a una sua telefonata?”.

Secondo Bannon la prima frazione c’è stata quando il New York Times ha rivelato che Elon Musk faceva uso di droghe. Da quel momento Trump ne ha iniziato a prendere lentamente le distanze. L’ex banchiere ritiene che a quel punto il Doge si sia infuriato ed abbia iniziato a pensare che fosse più forte del tycoon, da qui la contromossa: “Trump è amato da un movimento politico di massa, Elon Musk no. Era gloria riflessa, non capiva che non riguardava lui“.

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