Covid, cade l’obbligo di vaccinazione in Austria

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Il ministero della Salute ha confermato la scelta di abrogare la legge: «Omicron ha cambiato le carte in tavola, molta gente non vorrebbe più vaccinarsi». E ora si lavora per «ricucire gli strappi sociali»

Colpo di scena in Austria. La ministra della Salute, Johannes Rauch, ed il presidente dell’OVP, August Wöginger, hanno comunicato in conferenza stampa che il Parlamento austriaco ha deciso di abolire una volta per tutte la legge sulla vaccinazione obbligatoria. Una legge che, ricordiamo, non è mai entrata effettivamente in vigore poiché mai confermata in via definitiva dall’Esecutivo.

La notizia, spiegano i media austriaci, è stata accolta con favore dai partiti di Opposizione. 

La Rauch, commentando la decisione, ha spiegato ai presenti:«La legge era stata proposta e l’introduzione valutata in un momento pandemico differente. Oggi, con Omicron, le carte in tavola sono cambiate, tanta gente ha ormai contratto il virus in modo naturale e sarebbero difficili da convincere qualora si imponesse una vaccinazione obbligatoria».

In conclusione, citando gli studi forniti al governo austriaco dalla Commissione per le vaccinazioni obbligatorie, la Rauch ha sottolineato: «Le condizioni di obbligo non sono più necessarie, le persone si sentirebbero sotto pressione e ricordiamo che queste politiche, unite alla pandemia, hanno generato già parecchie lacerazioni sociali. Speriamo di mettere un punto su questa storia».

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