Manca sempre meno ad uno degli eventi più attesi dell’anno: il Black Friday. Nonostante l’emozione che vi è intorno alle date del famoso ‘Venerdì Nero’, sembra che non pochi italiani vogliano spendere meno quest’anno, forse a causa della crisi che, alle porte delle feste di Natale, si fa sentire sempre più.
Tutto ciò è venuto fuori da una ricerca che l’Italy Holiday Shopping Outlook di Bain & Company Italia ha condotto insieme ad Azerion powered by Captify e Toluna per capire quanto e come gli abitanti del Bel Paese avrebbero speso in occasione della giornata dell’abbassamento dei prezzi.
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Il risultato del sondaggio
Previsto, quest’anno, per il 29 novembre 2024, il Black Friday nasce negli Stati Uniti d’America ed è, oramai, diventata una tradizione mondiale che, popolarmente, ha a che fare con il ribasso del valore di merce di varia natura.
Da ciò che si apprende, le persone intervistate hanno ammesso che, senz’altro, faranno degli acquisti, ma sembra che abbiano voglia di contenersi a confronto a ciò che è accaduto nel 2023. Parlando in termini numerici, è emerso che 3 individui su 4 compreranno nel corso dell’appuntamento noir, il 46% di essi manterrà il budget immutato, mentre il 37% vorrebbe provare a spendere meno.
L’analisi sottolinea che, oltre la prudenza che non è mai troppa, ad avere influenza su questa scelta dei cittadini vi sono diversi fattori, come: il cambio climatico, il clima economico e, certamente, il costo della vita che è sempre più alto. Anche se, è necessario ricordare che sarà proprio durante il ‘Venerdì Nero’ che avranno luogo le prime compere natalizie grazie agli sconti.
A tal proposito, il partner di Bain & Company Italia, Luigi Do, ha dichiarato: “I consumatori italiani sono sempre più attenti al risparmio, influenzati dal contesto economico. Tuttavia, il Black Friday continua ad essere, soprattutto tra i giovani, il principale momento di acquisto dei regali di Natale”.
Black Friday: le scelte degli italiani
Stando ai risultati, sembra che la maggior parte degli acquirenti (il 40%) sia orientato verso l’abbigliamento. L’elettronica è al secondo posto con un 32%, mentre con il 30% dei consumatori ha messo i prodotti per la cura della persona al terzo posto. A tal riguardo, l’Associate Partner di Bain & Company Italia, Alberto Motta, ha commentato: “Settori come abbigliamento e cura della persona stanno acquisendo un’importanza sempre maggiore, affiancando l’elettronica, tradizionalmente uno dei segmenti più rilevanti in questo periodo”.
Un dato in crescita è, senza alcun dubbio, l’acquisto telematico, che offre al fruitore una comodità non indifferente e, di volta in volta, propone delle offerte notevoli. Riguardo ai soldi, pare che sarà il Sud Italia a spendere di più. A seguirlo ci sono le Isole, il Nord e poi il Centro.
Questa ultima affermazione fa riflettere, chiedendosi se dunque, in fin dei conti, esista davvero una crisi terribile che non permetta alla gente di togliersi tanti capricci.
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