Addio ad Aldo Tortorella, il “partigiano Alessio” e storico dirigente del Pci

Scomparso la scorsa notte a Roma, Aldo Tortorella. E’ stato ricordato affettuosamente anche dal presidente nazionale dell’Anpi come “parlamentare, intellettuale di straordinaria levatura, un punto di riferimento per tutta l'Anpi e per tutte le antifasciste egli antifascisti”

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E’ scomparso la notte scorsa a Roma, all’età di 98 anni, Aldo Tortorella, il “partigiano Alessio” ed ex parlamentare del Pci. E’ stato responsabile Cultura e componente della segreteria Berlinguer, punto di riferimento per l’Anpi e per tutte le antifasciste e gli antifascisti. Un “parlamentare e intellettuale di straordinaria levatura”, così lo ricorda il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, che annuncia con “infinito dolore” la scomparsa di Tortorella, definendolo un suo “compagno”. 

Sui social a salutarlo è anche il quotidiano Il Manifesto che dà memoria al “rapporto stretto di confronto, critiche e discussioni serrate” con l’ex parlamentare. E’ stato un “grande comunista italiano” ha detto l’esponente del Pd, Goffredo Bettini, definendolo “un combattente instancabile per la giustizia e la libertà in Italia e nel mondo”. In molti, dunque, si stringono intorno alla scomparsa di Tortorella, memorandone lo spirito e gli ideali.

Chi era Aldo Tortorella  

Aldo Tortorella nasce a Napoli nel 1926. Durante la giovinezza studia e vive tra Genova e Milano, ed è proprio in questo periodo che prende il nome di “Alessio” entrando attivamente nella Resistenza italiana oltre che nel Partito Comunista. Dopo essere stato imprigionato, giunge a Genova dove diventa dirigente del Fronte della Gioventù. 

Nella sua vita è anche giornalista. Dopo la Liberazione ottiene l’incarico di caporedattore nel giornale L’Unità dove rimane fino al 1957, quando si trasferisce a Milano ed entra nella redazione come direttore dello stesso periodico al fianco di Davide Lajolo. Successivamente diviene anche segretario della Federazione milanese del Pci e poi del Comitato regionale lombardo.

Mentre è direttore nazionale dell’Unità, dal 1971 è anche deputato e tale rimane fino al 1994. Componente della segreteria di Enrico Berlinguer, diventa responsabile della cultura del Pci e poi delle “questioni dello stato” con Alessandro Natta. Con l’appoggio del governo D’Alema all’intervento della NATO nella guerra del Kosovo, Tortorella decide di uscire dal Pds. Prima della sua scomparsa ha presieduto l’Associazione per il rinnovamento della sinistra e ha diretto La Critica Marxista al fianco di Aldo Zanardo.

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