Il cardinale e presidente della Conferenza episcopale italiana ha esposto la sua posizione con un videomessaggio trasmesso nel meeting per i diritti umani
“Scegliere di perdere pezzi di sovranità per una sovranità sovranazionale è una scelta decisiva, è l’unica scelta per ripudiare davvero la guerra, per abolire la guerra, ma si può fare soltanto se abbiamo i modi per vivere insieme un’autorità capace di garantire la convivenza”. Queste sono state le parole del cardinale e presidente della Conferenza episcopale italiana, Matteo Maria Zuppi, in occasione del meeting sui diritti umani a Firenze.
Le dichiarazioni di Zuppi
Nel videomessaggio le parole del cardinale sono molto chiare, con particolare riferimento all’articolo 11 della Costituzione italiana definendolo come: “Un articolo sofferto che nasceva dalla consapevolezza dalla tragedia della guerra mondiale, del nazismo, del fascismo, della violenza”. Zuppi non limita l’articolo al solo ripudio della guerra, ma lo descrive come un vero e proprio strumento di risoluzione dei conflitti. “La seconda parte è quella sugli organismi capaci di ricomporre i conflitti. Credo sia questa la scelta, oltre al ripudio, che dobbiamo alimentare perché gli organismi che erano sorti dopo la Seconda guerra mondiale per ricomporre i conflitti sono molto in difficoltà” ha aggiunto. Secondo il presidente della Cei, l’idea di una sovranità senza organismi internazionali fa riemergere i nazionalismi, la caricatura di una moltitudine di sovranità che sono nient’altro che delle forme di chiusura. Siamo quindi “sulla stessa barca”, come ha concluso Zuppi.