consorzio arcale

Zelensky avverte sui droni russi: “L’Italia potrebbe essere la prossima”

Nel suo messaggio, Volodymyr Zelensky ha analizzato quelli che dal suo punto di vista sarebbero gli obiettivi di queste improvvise incursioni aeree. "Putin sta testando ciò che hanno gli europei", ha spiegato il presidente ucraino, sostenendo che con questa strategia Mosca starebbe tentando di far sentire i Paesi europei in pericolo

4 Min di lettura

L’Italia potrebbe essere la prossima“, poche parole quelle pronunciate dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che bastano per far salire il livello di preoccupazione nel Paese. Il leader di Kiev ha pubblicato un messaggio piuttosto particolare sul suo profilo ufficiale su X, commentando gli ultimi episodi di incursioni di droni nello spazio aereo europeo.

Il leader di Kiev ha spiegato che oggi l’Ucraina avrebbe intercettato 92 droni diretti verso la Polonia. Di questi, la maggior parte sono stati abbattuti dalle forze del Paese invaso e 19 hanno raggiunto la Polonia. “Eppure, vediamo la direzione, per così dire, la coreografia di questo volo“, ha spiegato il leader, chiarendo che l’Italia potrebbe essere uno dei prossimi obiettivi.

Un’ipotesi che però non convince il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il quale ha sostenuto di non credere che “Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale” e che L’Italia sia un obiettivo militare“. Inoltre, il vicepremier ha rassicurato la popolazione, sostenendo che la difesa aerea italiana è in grado di verificare cosa accade e di conseguenza di “abbattere droni con intenzioni minacciose“.

Zelensky: “Putin vuole distrarre gli europei dall’Ucraina”

Nel suo messaggio, Volodymyr Zelensky ha analizzato quelli che dal suo punto di vista sarebbero gli obiettivi di queste improvvise incursioni aeree. “Putin sta testando ciò che hanno gli europei“, ha spiegato il presidente ucraino, sostenendo che con questa strategia Mosca starebbe tentando di far sentire i Paesi europei in pericolo.

In questo modo, qualcuno di questi potrebbe decidere di trasferire i sistemi di difesa aerea donati all’Ucraina in patria. “Ma non funziona così. Non si possono usare sistemi come il Patriot per abbattere ogni drone: semplicemente non ci sono molti intercettori in volo“, ha spiegato, aggiungendo che ora ciò che serve è la conoscenza e l’esperienza che ormai hanno acquisito le forze ucraine. Un invito a continuare a collaborare, per il bene e la difesa dell’Ucraina e dell’Europa stessa.

Intanto, le tensioni continuano a crescere. Oggi droni stranieri sono stati avvistati in Danimarca, dove già erano stati visti alcuni giorni fa, e ad Amsterdam in Olanda. Nei giorni scorsi numerosi incursioni sono state registrate in vari Paesi europei, tra cui Polonia, Romania, Estonia e Lettonia. Giorno dopo giorno le tensioni continuano a crescere e con esse anche i toni utilizzati dalla Russia e da vari esponenti di Nato, Unione Europea e Stati Uniti.

Il primo strappo è giunto da Volodymyr Zelensky che ha criticato i metodi troppo deboli adottati dall’Ue in risposta alle minacce della Russia. Subito dopo, dal palco dell’Onu, ha sostenuto che l’Alleanza Atlantica dovrebbeabbattere i jet russi nei suoi cieli, se necessario“. Un’ipotesi che non ha affatto divertito la Russia che in questi giorni ha più volte ribadito la pericolosità delle dichiarazioni fatte finora.

Oggi, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha sostenuto che ad ogni attacco ci sarà da parte di Mosca una “risposta decisa“. Il membro del governo di Vladimir Putin ha poi sottolineato che Mosca non ha alcuna intenzione di causare un’escalation, ma di essere preoccupato per il tipo di toni che si continuano ad interessa.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo

Avvertenza legale sulle immagini

Alcune delle immagini pubblicate all’interno di questa testata giornalistica sono tratte da fonti online liberamente accessibili. Tali immagini non sono in alcun modo utilizzate per finalità commerciali e i relativi diritti restano di esclusiva titolarità dei rispettivi aventi diritto.

Nonostante le verifiche preventive effettuate dagli autori (incluse, a titolo esemplificativo, l’analisi di metadati, Exif, watermark, loghi o altri segni distintivi), qualora la pubblicazione di un contenuto grafico dovesse risultare lesiva di diritti di proprietà intellettuale o di altri diritti soggettivi, la redazione, su richiesta del titolare, si impegna a rimuoverlo immediatamente o, ove richiesto, a indicarne correttamente l’attribuzione.

Eventuali segnalazioni possono essere inoltrate all’indirizzo e-mail: proprietaintellettuale@ildifforme.it.

In caso di accertata violazione, la redazione adotterà senza indugio ogni misura necessaria alla cessazione della stessa.