Von der Leyen annuncia crediti Green: “Servono ricompense per chi protegge la natura”

"Ci siamo assicurati che l'Europa andasse avanti, non indietro. E oggi, produciamo più elettricità dal vento e dal sole che da tutti i combustibili fossili messi insieme" ha annunciato la presidente della Commissione Ue, sostenendo però che ora sia il momento di andare avanti e non di lasciarsi andare alle soddisfazioni

Redazione
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Ursula Von der Leyen sembra voler tenere federe alla sua promessa: aiutare l’Europa a compiere una transizione energetica e Green che sia consapevole e poco traumatica. I ricordi delle invasioni con i trattori nelle maggiori capitali europee e soprattutto a Bruxelles, sembrano infestare ancora la mente della Presidente, che deve trovare un equilibrio tra l’urgenza di una riforma ecologica e il benessere dei lavoratori e dei cittadini europei. Il tema, dunque, è stato affrontato dalla leader tedesca alla Dld Nature Conference a Monaco, dove Von der Leyen non ha risparmiato ai presenti un discorso al limite tra lo speranzoso e l’allarmista.

In fin dei conti, la situazione attuale è definibile solo in questi termini: l’orlo della catastrofe vissuto come una possibilità e non una condanna. Così la presidente della Commissione Ue ha deciso di scuotere gli animi dei presenti, ricordando loro come solo con l’impegno e l’apporto di tutti sarà possibile fare la differenza, compiendo passi che sembrerebbero impossibili ma su cui si sta già lavorando inconsapevolmente. “Sappiamo cosa serve” ha dichiarato Von der Leyen, spiegando che i primi passi che l’Ue compirà dovranno seguire le orme dei pionieri delle nuove tecnologie e soluzioni, così che si riesca a “lasciare andare il vecchio ed esplorare il nuovo“.

Un messaggio di esortazione ma anche di rassicurazione. L’Europa è già riuscita a compiere passi in avanti negli ultimi cinque anni. La crisi energetica scaturita dalla guerra russo-ucraina ha dato avvio ad un processo di modifica delle fonti energetiche, permettendo al Paese di migliorare sul fronte dell’ecosostenibilità, dimostrando come il sistema possa funzionare e sia di fatto applicabile.

Von der Leyen: “In 25 anni avremo un mondo inondato e con razionamenti idrici

Nel 2050 la splendida Monaco  potrebbe essere una città molto diversa” ha spiegato Ursula Von der Leyen nel coso della conferenza, chiarendo che ciò a cui stiamo andando incontro è un percorso minato a cui è ancora possibile mettere mano. In soli venticinque anni, come ha spiegato la leader tedesca, il mondo che conosciamo potrebbe non esistere più. Le inondazioni saranno una normalità quotidiana, accompagnata dalla necessità di razionamenti idrici.

L’acqua non sarà più solo un elemento naturale, ma il fattore scatenante di un movimento che potrebbe portare all’estinzione della specie. “I miei nipoti potrebbero non sentire più i grilli in una notte d’estate. Invece, potrebbero affrontare nuove malattie, trasportate  attraverso i continenti da zanzare invasive” ha spiegato Von der Leyen, sottolineando che da questo punto di vista la rabbia e l’incertezza dei giovani è comprensibile.

Ursula Von der Leyen
Ursula Von der Leyen, presidente commissione Ue

Così, è proprio per loro che l’Unione europea deve agire, affinché abbiano un futuro diverso da quello a cui oggi li abbiamo condannati. Von der Leyen, in questo senso ha rassicurato i presenti, mostrando loro i passi in avanti che l’Ue ha già compiuto. “Potremmo non rendercene sempre conto, ma è tutto intorno a noi” ha dichiarato la presidente, spiegando che nel 2023 in Norvegia l’83% de veicoli di nuova immatricolazione erano elettrici e che il 50% dell’elettricità sfruttata nei Paesi Ue ad oggi proviene da fonti rinnovabili.

Tale transizione energetica è dunque figlia della guerra russo-ucraina che ha spinto l’Ue a trovare nuovi metodi per produrre energia autonomamente, non facendo ricordo ai combustibili fossili ma scegliendo fonti rinnovabili e soprattutto sicure per il futuro dell’uomo. “Ci siamo assicurati che l’Europa andasse avanti, non indietro. E oggi, produciamo più elettricità dal vento e dal sole che da tutti i combustibili fossili messi insieme. L’era dei combustibili fossili russi dominanti in Europa è finita per sempre” ha sostenuto con orgoglio la presidente.

Von der Leyen: “Ad oggi servono ricompense

I successi del passato sono stati una buona partenza e una spinta verso la giusta direzione, ma è ora arrivato il momento di rendersi consapevoli delle prossime azioni da mettere in campo per non bruciare tutto ciò che finora è stato raggiunto. La presidente della Commissione Ue ha quindi spiegato di aver individuato in un sistema a ricompense la soluzione ai problemi Ue. “Servono ricompense. Perché proteggere la natura deve essere interessante anche dal punto di  vista economico” ha infatti dichiarato Von der Leyen, per poi spiegare il funzionamento di questo progetto.

Si potrebbero usare i crediti natura per premiare le comunità locali e gli agricoltori, che forniscono ‘servizi ecosistemici’” ha spiegato la presidente, sostenendo la creazione di “un mercato per ripristinare il nostro Pianeta“. Von der Leyen ha poi proseguito, chiarendo che “sono già in corso lavori presso le Nazioni Unite e altrove, per definire uno standard globale per i crediti natura“. Questi sarebbero i primi passi in avanti, che saranno poi seguiti da progetti pilota nei Paesi membri dell’Ue, che rendano la “decarbonizzazione una fonte di crescita e innovazione“.

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