La presidente della Commissione Europea definisce il programma “per rendere l’Europa la patria della tecnologia pulita e dell’innovazione industriale sulla rotta dell’azzeramento delle emissioni”
A Davos Ursula von der Leyen lancia il programma “per rendere l’Europa la patria della tecnologia pulita e dell’innovazione industriale sulla rotta dell’azzeramento delle emissioni”. L’Ue ha il suo piano contro la legge americana anti-inflazione e contro la prepotenza industriale cinese con le sue pratiche sleali.
L’annuncio della Von der Leyen
“È il nostro piano per rendere l’Europa la patria della tecnologia pulita e dell’innovazione industriale sulla rotta dell’azzeramento delle emissioni. Coprirà quattro pilastri chiave: il contesto normativo, il finanziamento, le competenze e il commercio”. Queste sono le parole con cui la presidente della Commissione UE ha spiegato a Davos il piano green.
I finanziamenti riguarderanno due filoni: il primo fa riferimento all’allentamento delle regole per gli aiuti di Stati e l’apertura di un fondo europeo per la sovranità e dall’altro lato usare tutti i mezzi a disposizione per limitare le pratiche sleali della Cina.
“Per mantenere l’attrattività dell’industria europea è necessario essere competitivi con le offerte e gli incentiviattualmente disponibili al di fuori dell’Ue. Per questo proporremo di adeguare temporaneamente le nostre norme sugli aiuti di Stato per velocizzarle e semplificarle. Calcoli più facili. Procedure più semplici. Approvazioni accelerate. Ad esempio, con semplici modelli di agevolazioni fiscali”, ha evidenziato Von der Leyen.
“Per evitare un effetto di frammentazione sul mercato unico e per sostenere la transizione alle tecnologie pulite in tutta l’Unione, dobbiamo anche intensificare i finanziamenti dell’Ue. Per il medio termine, prepareremo un Fondo di sovranità europeo nell’ambito della revisione intermedia del nostro bilancio entro la fine dell’anno“, ha poi annunciato la Von der Leyen.
L’intervento di Giorgetti
Sugli aiuti di Stato è intervenuto anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti che – in occasione della riunione dell’Ecofin – ha affermato: “Come Italia vorremmo sottolineare che il semplice allentamento delle regole degli aiuti di Stato non è una soluzione. Ciò perché sarebbe sproporzionato avvantaggiare gli Stati membri che godono di un margine di bilancio più ampio, aggravando così le divergenze economiche all’interno dell’Unione e la conseguente frammentazione del mercato interno”.