Kiev nella Nato: “Ma non ora”, Zelensky sbrocca

Il vertice dell'Alleanza a Vilnius, in Lituania: sì all'ingresso agevolato. Macron promette missili a lungo raggio a Kiev. Ok di Biden alla vendita di F-16 alla Turchia. Intesa con Ankara sull'ingresso della Svezia

Redazione
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Facilitare l’ingresso dell’Ucraina nella Nato, allo stesso tempo, chiedere a Kiev che alcune condizioni siano soddisfatte. E’ ciò di cui hanno parlato i leader dei paesi membri della Nato, a Vilnius.

Le stesse fonti confermano ciò quanto aveva già sostenuto Biden, ovvero, un Paese in guerra non può entrare nella Nato. Dunque, l’Ucraina deve prima vincere la guerra.

Nato: Zelensky, “assurdo che non venga fornita una data per l’ingresso di Kiev

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che è “assurdo” che l’Alleanza Atlantica, al vertice di Vilnius, non darà una data precisa né per l’invito al suo Paese ad aderire né per l’adesione stessa; e ha assicurato di aver avuto “segnali”, dalle conversazioni con i partner prima del vertice, secondo cui verranno indicate solo le condizioni per invitare l’Ucraina nella Nato.

“La formula si riferisce solo all’invito e non all’adesione dell’Ucraina”, ha detto Zelensky del contenuto della dichiarazione finale che gli alleati avrebbero negoziato. “È senza precedenti e assurdo: non c’è un calendario né per l’invito né per l’adesione dell’Ucraina; e viene aggiunta in cambio qualche strana dicitura sulle ‘condizioni’, anche per invitare l’Ucraina”.

In una Vilnius blindata, dal tardo pomeriggio di ieri i leader dei 31 Paesi membri dell’Alleanza Atlantica sono arrivati alla spicciolata nella capitale lituana, che si trova a soli 32 chilometri dal confine con la Bielorussia, l’unico alleato ufficiale di Mosca nella guerra in Ucraina.

Dalla premier Giorgia Meloni, al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, passando per il capo dello Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, che ha dato il via libera all’adesione della Svezia, come annunciato da Jens Stoltenberg, segretario generale Nato.

Il focus del summit è sul sostegno militare all’Ucraina, che da parte dell’Italia è “a 360 gradi”, ha ribadito Meloni nella sua visita a Riga.

Biden dice ok alla vendita dei caccia F-16 alla Turchia

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dice sì alla vendita dei caccia F-16 alla Turchia, senza limiti e condizioni. Ad annunciarlo Jake Sullivan, il consigliere per la sicurezza nazionale, prima del vertice dell’Alleanza che in corso in Lituania a Vilnius.

“Biden è stato chiaro e inequivocabile nel sostenere la scelta – ha detto, in base a quanto riferisce la Cnn – “e ha intenzione di andare avanti con quella consegna in consultazione con il Congresso”. In un’intervista alla Cnn prima del vertice, il presidente Usa, aveva sottolineato il suo sostegno alla vendita degli F-16 ad Ankara, ma lasciando intendere che faceva parte di un pacchetto di decisioni più ampio per rafforzare la forza militare dell’Alleanza.

Macron promette a Kiev missili a lungo raggio Scalp

Il leader francese Emmanuel Macron, al suo arrivo in Lituania, ha annunciato di aver promesso a Kiev missili a lungo raggio Scalp: “Abbiamo deciso di consegnare a Zelensky nuovi missili che le consentiranno di colpire in profondità”, ha detto Macron.

“La Francia – ha ricordato Macron – contribuisce molto al rafforzamento della Nato sul fronte orientale e alla luce della controffensiva avviata dell’Ucraina ho preso la decisione di accrescere le forniture di armi e materiale e di consentire all’Ucraina di avere una potenza di fuoco profonda. Abbiamo quindi deciso di consegnare nuovi missili” a Kiev. 

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