Venezuela, Trump riapre una serie di basi militari in Sud America: “Maduro ha i giorni contati”

A preoccupare sono le ultime evoluzioni di questa tensione. Innanzitutto, gli Usa hanno pubblicato un video in cui si vede la 22esima Unità di Spedizione dei Marines impegnata in "operazioni di addestramento a Porto Rico". Nelle immagini è possibile vedere un mezzo anfibio che trasporta truppe, veicoli e attrezzature in una missione supportata da diversi elicotteri dai quali i militari si esercitano negli sbarchi e nelle infiltrazioni

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“I giorni di Nicolas Maduro sono contati“. In poche parole, il presidente Usa, Donald Trump, ha chiarito il nocciolo della questione che lega Venezuela e Stati Uniti. Ormai da settimane, la tensione tra le due Nazioni continua a crescere, con Washington che sembra sempre più convinta nel voler controllare la politica del Paese sudamericano. Il governo attuale, guidato da uno dei principali avversari del Tycoon, non sarebbe affatto gradito alla Casa Bianca, che starebbe lavorando a un piano per portare al rovesciamento dell’esecutivo venezuelano.

Al centro della questione, almeno pubblicamente, c’è la volontà Usa di porre fine al narcotraffico di stupefacenti che dal Venezuela arriverebbe negli Usa. Trump ha giurato guerra ai cartelli della droga, arrivando anche a sostenere che il governo di Maduro sarebbe un loro alleato, o addirittura una sorta di capo. Accuse immediatamente respinte dai diretti interessati, i quali si sono detti pronti a dare inizio ad una guerra con gli Usa se questo fosse necessario.

Gli Usa e le prove di forza contro il Venezuela

Mentre le forze statunitensi continuano a spiegarsi intorno e all’interno del Venezuela, il presidente americano si è rifiutato di rispondere alle domande dei cronisti che gli chiedevano di un possibile e imminente attacco nei confronti del Venezuela. Il Tycoon ha quindi scelto la via del silenzio, preferendo dimostrare con le sue azioni quali sono le sue reali volontà.

A preoccupare, infatti, sono le ultime evoluzioni di questa tensione. Innanzitutto, gli Usa hanno pubblicato un video in cui si vede la 22esima Unità di Spedizione dei Marines impegnata in “operazioni di addestramento a Porto Rico“. Nelle immagini è possibile vedere un mezzo anfibio che trasporta truppe, veicoli e attrezzature in una missione supportata da diversi elicotteri dai quali i militari si esercitano negli sbarchi e nelle infiltrazioni.

Ad accompagnare il video c’è anche un messaggio piuttosto chiaro: “Le forze statunitensi sono schierate nei Caraibi a supporto della missione del Comando Sud, delle operazioni dirette dal Dipartimento della Guerra e delle priorità del presidente degli Stati Uniti per contrastare il traffico illecito di droga e proteggere la patria“. Tali immagini fanno riferimento anche alle prove di sbarco dei Marines che sono in corso a Porto Rico, dove gli Usa avrebbero dato vita a diverse esercitazioni.

Trump avvia operazioni di ammodernamento nelle basi Usa vicine al Venezuela

Nei Caraibi, invece, sono in corso operazioni di ammodernamento di una base navale che è stata abbandonata dopo la Guerra Fredda. Le attività di costruzione avrebbero avuto inizio il 17 settembre, quando le squadre hanno iniziato a liberare e riasfaltare i raccordi che conducono alla pista, secondo foto scattate dalla Reuters. Quella in cui si stanno svolgendo i lavori era una delle più grandi basi navali al mondo. Inoltre, occupa una posizione strategica e offre molto spazio per concentrare equipaggiamenti.

Gli Usa, poi, starebbero ampliando anche le infrastrutture presso aeroporti civili a Porto Rico e a Saint Croix, nelle Isole Vergini americane, ovvero in territori che distano solo 800 chilometri dal Venezuela. Secondo Christopher Hernandez-Roy, senior fellow presso il Center for Strategic and International Studies di Washington, tutte queste operazioni hanno l’obiettivo di “far tremare il regime di Maduro e i generali che lo circondano, nella speranza di creare delle fratture interne“. Al centro della questione vi sarebbe la possibilità di costringere il presidente del Venezuela all’esilio, oppure indurre qualcuno del suo entourage a tradirlo.

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