Venezuela: “Solo la comunità internazionale può aiutarci” e i Paesi Ue rispondono

La lotta per la democrazie in Venezuela va avanti contro il "dittatore" Maduro. Meloni e Macron in prima linea per aiutare il paese americano

Redazione
4 Min di lettura

In Venezuela la lotta dei cittadini e dell’opposizione per la democrazia va avanti da giorni, dopo la rielezione del presidente Nicolas Maduro attraverso dinamiche sospette. Si chiede aiuto alla comunità internazionale e alcuni paesi europei, su iniziativa di Macron e Meloni chiedono più chiarezza al paese venezuelano.

Venezuela, le parole di Maduro

Il presidente rieletto Nicolas Maduro ha dichiarato di non voler permettere che l’opposizione rubi la presidenza: “Non si accetterà, con le leggi nazionali, che ci sia un tentativo di usurpare nuovamente la presidenza. Maduro con queste parole fa un parallelo tra l’attuale situazione in cui il leader dell’opposizione Edmundo Gonzalez Urrutia rivendica la vittoria nelle elezioni del 28 luglio, e il leader Juan Guaido che nel 2019 è stato riconosciuto a livello internazionale come presidente ad interim.

Nicolas Maduro, presidente del Venezuela
Nicolas Maduro, presidente del Venezuela

Magallanes chiede aiuto alla comunità internazionale

In un’intervista a Il Messaggero, Mariela Magallanes, una dei leader in esilio dell’opposizione venezuelana ha chiesto l’aiuto della comunità internazionale per chiarire la situazione elettorale nel suo paese.

Ha parlato delle misure che sta prendendo il presidente contro chi sostiene l’opposizione: “Il regime di Maduro perseguita soprattutto le donne che stanno manifestando, perché le donne sono in prima linea nel combattere con coraggio per la democrazia in Venezuela. E gli squadroni del dittatore vanno a cercare anche i ragazzini, gli adolescenti, i giovanissimi. Passano al setaccio i social per scoprire chi sono coloro che scrivono messaggi o diffondono contenuti contro il regime. Poi li vanno a cercare casa per casa“.

“Ci sono stati quasi 900 arresti, il regime vuole fermare la rivolta della popolazione. I morti sono già undici. La comunità internazionale ci deve aiutare: è l’unico modo per fare prevalere la verità e la democrazia in Venezuela” ha pregato la leader.

Per lei e molti altri il candidato alla presidenza dell’opposizione Edmundo González Urrutia “ha vinto le elezioni. Tutti i sondaggi lo davano ampiamente in vantaggio, ma sapevamo che il regime avrebbe tentato di mettere in atto la frode elettorale. Per questo motivo le forze di opposizione si sono organizzate e hanno raccolto in tutti i seggi copia di quelli che in Italia chiamereste verbali elettorali. Parliamo di oltre l’80 per cento degli atti”. Magallanes spiega che da questi è emerso che Gonzalez ha vinto con oltre il 70% dei voti, “eppure, la commissione elettorale ha proclamato la vittoria di Maduro senza fornire un solo documento”.

“Oggi solo la comunità internazionale può aiutarci a vincere questa battaglia per la democrazia. Il popolo venezuelano ha fatto tutto ciò che poteva fare: è andato a votare in massa contro Maduro” ha concluso.

Meloni, Macron e altri paesi Ue chiedono chiarezza al Venezuela

Nell’incontro di ieri tra la premier Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron a Versailles in occasione delle Olimpiadi, i due leader hanno discusso di diversi temi, tra cui la situazione in Venezuela.

E da questo dialogo è emersa la necessità di intervenire. Insieme ad altri paesi Ue come Spagna, Germania, Portogallo, Paesi Bassi e Polonia, si richiede quindi al Venezuela di “pubblicare tempestivamente tutti i registri di voto per garantire piena trasparenza e integrità del processo elettorale“. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. “Esprimiamo forte preoccupazione per la situazione in Venezuela a seguito delle elezioni presidenziali di domenica. L’opposizione indica di aver raccolto e pubblicato oltre l’80% dei registri di voto in ogni seggio elettorale. Questa verifica è essenziale per riconoscere la volontà del popolo”.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo