Usa, al via la convention democratica: Biden passa lo scettro a Harris

Kamala Harris sta recuperando il vantaggio di Donald Trump nei sondaggi, dimostrando che la sua figura potrebbe essere quella giusta per raggiungere la vittoria

Redazione
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A meno di tre mesi dal giorno delle elezioni presidenziali negli Usa, il partito democratico sembra ricominciare a prendere piede, risalendo pian pian la vetta su cui si attestano i repubblicani di Donald Trump. Kamala Harris sembrerebbe riuscita nel miracolo, con la sua giovinezza e col suo entusiasmo potrebbe aver convinto i cittadini Usa che i democratici sono ancora una speranza per il Paese. Il tutto continuando ad evitare i brutali attacchi del tycoon americano.

Kamala Harris e il suo vice Tim Waltz hanno di fronte a loro una sfida complessa e intricata, che dovranno affrontare nella consapevolezza di dover costruire un rapporto basato sulla fiducia con gli elettori in un lasso di tempo piuttosto ristretto. Nonostante le evidenti difficoltà che i successori di Joe Biden dovranno affrontare, sembrerebbe che i cittadini Usa stiano rispondendo positivamente al loro lavoro. All’alba della convention democratica, che ha il compito di incoronare ufficialmente Harris a capo del partito, i sondaggi sembrerebbero mostrare un cambiamento di posizionamento degli americani.

Se in precedenza Donald Trump si trovava in vantaggio rispetto a Joe Biden, ad oggi Kamala Harris sembra favorita, anche in alcuni Stati finora appannaggio dei repubblicani. La situazione, ovviamente, non può che preoccupare il miliardario, che si trova a dover comprendere in che modo modificare la sua campagna elettorale prima che sia troppo tardi. Per ora, la scelta del tycoon è quella di continuare con gli attacchi diretti a Kamala Harris, soprattutto sul versante dei “timori sul comunismo“.

Usa, gli attacchi di Trump a Harris

Donald Trump ha utilizzato il palco del suo comizio in Pennsylvania per contestare nuovamente la legittimità di Kamala Harris come candidata democratica. Secondo il tycoon, la corsa di Harris potrebbe non essere regolamentare poiché l’attuale vicepresidente degli Usa non è stata votata alle primarie, dove invece era stato scelto Biden. Questo potrebbe essere uno degli argomenti scelti dal candidato repubblicano per contestare l’esito delle elezioni, nel caso in cui dovesse perdere.

Donald Trump
Donald Trump, ex presidente Usa

Inoltre, l’imprenditore americano sarebbe intenzionato a dedicarsi quotidianamente alla campagna elettorale, così da evitare che i democratici possano prendere ulteriore spazio mediatico, sottraendolo ai repubblicani. I prossimi passi del partito, vedono Trump e Vance presenti a eventi in Pennsylvania, Michigan, North Carolina e Arizona.

La convention democratica e l’endorsement di Biden

Uno degli eventi cruciali della corsa alla Casa Bianca di Kamala Harris avrà inizio oggi. Si tratta della Convention democratica, in cui la candidata avrà la possibilità di chiarire i punti chiave del suo programma e presentare gli obiettivi del suo mandato. Una sorta di biglietto da visita che potrebbe convincere nuovi elettori a votare per lei oppure far perdere fiducia all’elettorato. Harris parlerà il prossimo giovedì, ultimo giorno della convention, ed ha promesso che le parole che pronuncerà sul palco non saranno diverse da quelle utilizzate finora.

Harris non sembra temere il confronto con Donald Trump, forte anche dell’appoggio a lei garantito dalla famiglia Obama e da Joe Biden. Quest’ultimo ieri ha aperto la convention con un discorso di investitura della sua attuale vicepresidente, definendola unaleader eccezionale“. Harris, quindi, si appresta a ridurre ancora di più il vantaggio rispetto a Trump: per ora la dem è in vantaggio in Arizona e anche in Carolina del Nord, entrambi Stati che fino a quale settimana fa erano a maggioranza repubblicana.

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