Ieri, il presidente americano Joe Biden ha tenuto il suo ultimo discorso come presidente degli Stati Uniti davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, intervenendo alla 79ª sessione. Prima di affrontare temi come la situazione in Ucraina, Gaza e Libano, oltre al suo ritiro dalla corsa per la Casa Bianca, Biden è stato accolto da un applauso. “Questo è il mio quarto discorso qui, e sarà l’ultimo“, ha dichiarato.
“Non possiamo permetterci di stancarci, di distogliere lo sguardo o di cessare il nostro sostegno all’Ucraina,” ha dichiarato con fermezza il presidente degli Stati Uniti. “La buona notizia è che la guerra di Putin ha fallito nel raggiungimento del suo obiettivo principale. Ha cercato di distruggere l’Ucraina, ma l’Ucraina è ancora libera. Ha tentato di indebolire la NATO, ma oggi l’Alleanza è più forte, più grande e più unita che mai,” ha sottolineato Biden.
Le parole di Biden
“È ora che le parti finalizzino i termini dell’accordo: riportare a casa gli ostaggi, garantire la sicurezza di Israele e di Gaza liberandola dal controllo di Hamas, alleviare le sofferenze nella Striscia e porre fine a questa guerra“, ha affermato il presidente Biden, riferendosi al conflitto in corso. Biden ha poi aggiunto: “Siamo determinati a evitare una guerra più ampia che potrebbe travolgere l’intera regione. Dopo l’attacco del 7 ottobre, Hezbollah ha iniziato a lanciare razzi su Israele senza essere stato provocato. Quasi un anno dopo, troppe persone, da entrambe le parti del confine israelo-libanese, rimangono sfollate. Una guerra su vasta scala non è nell’interesse di nessuno.”
Nonostante l’aggravarsi della situazione, il presidente ha sottolineato che “una soluzione diplomatica è ancora possibile e, di fatto, rappresenta l’unica strada verso una sicurezza duratura, permettendo agli abitanti di entrambi i Paesi di tornare nelle loro case al confine in sicurezza. È su questo che stiamo lavorando senza sosta“.
Biden ha inoltre affermato: “Sosteniamo la riforma e l’espansione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite“. Ha poi proseguito dicendo: “È tempo di andare avanti”, esprimendo l’auspicio che il principale organo delle Nazioni Unite “torni a essere un mediatore per la pace“, arricchito da “nuove voci e prospettive”.
© Riproduzione riservata