Ormai da tre anni e mezzo per il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, non esistono giorni liberi o festività. Anche in questa domenica di ottobre, il leader di Kiev si è visto impegnato in colloqui fondamentali per il futuro della sua Nazione. A poche ore di distanza ha avuto colloqui telefonici sia con il presidente della Francia, Emmanuel Macron, sia con il presidente degli Usa, Donald Trump, con cui aveva avuto una lunga conversazione già ieri.
Eppure, ora che il conflitto in Medio Oriente sembra avviato verso una risoluzione, Zelensky sembra pronto a chiedere a Donald Trump la stessa attenzione per il conflitto tra Ucraina e Russia. “Ho appena parlato con il presidente degli Stati Uniti e anche la conversazione di oggi è stata molto produttiva“, ha dichiarato sui suoi canali social, rendendo pubblico questo secondo contatto. I due avrebbero deciso di tenersi reciprocamente informati su ogni possibile evoluzione del conflitto per cercare di arrivare ad una risoluzione nel minor tempo possibile.
Leggi Anche
Zelensky e Macron: un colloquio per maggiori armi e risorse all’Ucraina
Allo stesso modo, sarebbe stato piuttosto proficuo anche il dialogo con Emmanuel Macron. Al centro della loro conversazione vi sarebbe stata la necessità da parte di Kiev di ottenere maggiori sistemi di difesa aerea e missili. “Sono grato alla Francia per il suo impegno in difesa della vita“, ha dichiarato Zelensky, chiarendo di aver informato il titolare dell’Eliseo delle necessità del suo Paese, in quanto gli attacchi della Russia proseguono senza fine e soprattutto in maniera più intensiva. Il leader del Paese invaso ha infatti ricordato che nel corso di una settimana, sono stati inviati 3.100 droni e 92 missili contro l’Ucraina.
La teoria del presidente ucraino è che il suo omologo russo, Vladimir Putin, stia sfruttando la disattenzione internazionale, troppo concentrata sul conflitto in Medio Oriente, per aggredire con massicci raid la sua Nazione. In questo senso, il leader di Kiev ha spiegato che nelle prossime settimane i contatti con i leader europei saranno più serrati proprio per poter affrontare in maniera capillare questa situazione.
Zelensky è tornato a ribadire che solamente attraverso sanzioni e altri tipi di punizioni economiche la Russia potrebbe essere costretta a porre fine al conflitto. “Proprio questo approccio può aprire la strada a una pace duratura per l’Europa. Il mondo può garantirlo parallelamente al processo di pace in Medio Oriente“, ha chiarito il presidente dell’Ucraina.
Il presidente francese, intanto, ha spiegato che ora un accordo simile a quello raggiunto in Medio Oriente deve essere traslato anche nel conflitto in Est Europa. “La guerra in Ucraina deve finire“, ha dichiarato, spiegando che la Russia continuerà con le sue convinzioni e con il rifiuto di sedersi al tavolo dei negoziati. Proprio per questo “dovrà pagare il prezzo delle sue scelte“.
Zelensky sente Trump: dialogo su armi e difesa aerea
“Stiamo valutando con i nostri partner la fornitura di assistenza necessaria per ripristinare e garantire i servizi di base“, ha aggiunto Macron ribadendo la vicinanza della Francia e delle altre realtà europee alla causa ucraina. Secondo quanto dichiarato da Zelensky, anche la telefonata con Donald Trump si sarebbe concentrata sull’invio di nuove armi e sostegni al fine di rafforzare le capacità dell’Ucraina.
“Ieri abbiamo concordato un argomento specifico per oggi e abbiamo esaminato tutti gli aspetti della situazione. Proteggere la vita nel nostro Paese, rafforzarla, sia in termini di difesa aerea, sia in termini di resilienza e capacità a lungo raggio. Molti dettagli sull’energia“, ha infatti spiegato, facendo riferimento al colloquio avvenuto ieri e concentratosi sul possibile invio di missili a lungo raggio Tomahawk a Kiev.
© Riproduzione riservata

